Ho un distributore di benzina e sull'elettrico dico... - Vaielettrico

2022-10-14 21:31:56 By : Mr. Zhenghai Ge

Questo sito è fatto di gente, classista, piena di soldi, o piena di debiti a rate, che vuole rivedere come si stava in Italia negli anni 50 quando solo pochi potevano permettersi l’auto. Vi ricordate quando l’ingegnere o il commenda o etc etc andavano in auto e l’operaio in lambretta o bicicletta? Ma mi dite chi si può permettere di spendere 30/40000€ ogni 4/5 anni in un auto?

Come fa a dare giudizi così sommari? Le ricordo che gli iPhone erano telefoni per ricchi, oggi uno smartphone decente si acquista per 150€ I televisori a schermo piatto erano per calciatori, ora uno smart TV 32″ decente si acquista intorno ai 150 € Ci sono testimonianze di lettori di questo sito che, senza essere ricchi, hanno acquistato un’auto elettrica usata o aspettando l’offerta giusta e senza spendere molto di più di un’auto termica una nuova senza troppe pretese. L’auto elettrica non è per tutti, ma c’è ancora tempo per fare in modo che l’offerta aumenti e i prezzi diminuiscano. A differenza di chi si lamenta sempre, c’è anche chi lavora alacremente proprio per evitare il più possibile che l’Italia torni agli anni ’50, ma che possa aspirare a diventare più evoluta e non più arretrata.

Eccomi, Nissan leaf Tekna 18100 (di cui 300 € per farla portare a casa dalla bisarca, quindi dovrei considerare 17800). Precedentemente (anno prima) avevo speso per una Renault Clio sporter intens 12500€, in entrambi i casi stessa età dell’auto. La differenza oltre che nelle dimensioni dei due mezzi (la Clio ha baule migliore ma dentro è molto molto più piccola) e nei migliori interni e dotazioni della leaf, sta anche nel motore: la leaf 150 cv, la Clio benzina era 73 cv. Avessi preso una Clio con motore già da 90 cv mi sarebbe costata 2000€ in più, riducendo la differenza di prezzo di molto

Vero, perché aspettare 4/5 anni? Cambiamole ogni 3, anzi 2

Le faccio i complimenti se lei riesce a cambiare auto ogni 4/5 anni. Fino ad ora le ho cambiate quando non andavano più oppure era diventato troppo onerosa la manutenzione straordinaria.

Vedendo la auto che ci sono in giro, è più la gente che ha speso più di me che ho una elettrica, che quella che ha speso meno. Eppure nessuno fa la paternale per chi spende più di 40.000 euro per una termica, come mai?

Per fare le vacanze a 800 km di distanza, ti consiglio di andare in aereo (prossimamente elettrico). Anche a meno di 800… Andarci con la propria auto è una pessima scelta.

A 160km/h non fai i 15/16 manco se piangi. Opinioni biased.

A 160 la mia ex Chevrolet cruze faceva i 10 si e no.

A proposito delle code in autostrada, leggevo qualche giorno fa di un test, un confronto, tra termica ed elettrica. Ad auto ferme, entrambe col pieno e clima acceso alla medesime condizioni, entrambe le auto hanno garantito un autonomia oltre le 24 ore. L’elettrica, dopo che la termica ha esaurito il carburante, é rimasta in funzione per altre 6 ore, senza emissione di CO2 ne particolato…

Non si può discutere con chi spara sentenze senza informarsi…

E niente… Non si riesce proprio a cambiare il proprio modo di pensare. Oggi facciamo i 160kmh? Dobbiamo farli anche domani. Oggi si va in vacanza in auto in Puglia tutta una tirata? Dobbiamo farlo anche domani. Siamo spacciati.

Qui la raccontan diversa. Dove sta il giusto???

Fermare il progresso è come cercare di svuotare il mare con un secchiello. Supponiamo una città da 100 mila abitanti dove sono presenti solo veicoli elettrici, qualcuno ci può dire quanta energia occorre per ricaricare tutti veicoli (magari di notte). Non sto parlando delle colonnine che occorrono, ma dell’energia elettrica che servirebbe. Dove la prendiamo?

Prima prova a calcolare quanta ne serve. Spoiler: meno di quella che serve per fare andare i condizionatori.

Se il condizionatore mi consumasse 20/30kwh al giorno come farebbero molte elettriche usate e non parcheggiate h23.5.. Mi sarei già tenuto il caldo ? senza contare che un condizionatore acceso serve una casa con una media di 2.2 persone, mentre ogni persona adulta generalmente ha un’auto in casa quindi si raddoppia, poi mettici che 2 auto in carica se vuoi che siano piene la mattina dei 6kw di potenza devi dargliene più possibile quindi stai attento a far doccia la sera (perché si spera che almeno hai tolto caldaia e messo inverter per inquinare meno) a cucinare troppo a lungo con forno e induzione, a tenere basso il riscaldamento, per avere più potenza disponibile possibile. Finché di auto cenè una magari nemmeno ti accorgi, ma quando tutti le avranno, moglie marito e figlio maggiorenne… Le ricariche saranno una rogna da gestire se in famiglia non son tutti da 15km al giorno massimo. Poi vabbè bisognerà anche avere abbastanza garage per tutte quindi molto più probabile si faranno i turni a casa su chi usa per caricare e il problema non si presenta a priori, sicuramente andando avanti serviranno soluzioni flessibili e smart per la carica domestica, anche solo poter avere conteggi separati per ogni auto di casa cose così, utili all’utente per gestirsi oppure libero di ignorare le funzioni e usarla come una presa normale

Ci sono persone che ad ogni problema cercano una soluzione. E poi ci sono persone che ad ogni soluzione cercano un problema

20-30 kWh al giorno sono tanti. Se fai un discorso come quello a cui rispondi (“se tutti avessero solo ev, quanta energia serve per ricaricarle? “) devi prendere il dato medio. E la media dice che percorrono 41 km al giorno. E devi prendere il consumo medio delle auto allo stesso modo, quindi non 10 kWh su 100 km ma nemmeno 40 kWh/100. E stando larghi potresti usare 20 kWh/100 km, ogni 5 km in pratica 1 kWh. 40/5 fanno 8 kWh a auto, al giorno.

per l’EV di MASSA , dato che IO credo fermamente che l’EV sia IMPRESCINDIBILMENTE legato alle RINOVABILI ; credo che diventerà fondamentale la pensilina fotovoltaica con colonnina di ricarica ,presso i parcheggi delle medio-grandi imprese in primis e presso tutti quei luoghi in cui si sosta lungamente supermercati , centri commerciali , cinema ,fast food, autogrill , stadi , università , aeroporti , parcheggi di scambio con treni e autobus

oltre alle ricariche ultraveloci nelle autostrade

Oltre alla pensilina fotovoltaica in loco occorrono dei gran GWh di fotovoltaico ed eolico in tutta Italia. Da una decina di anni stiamo installando meno di 10 GWh all’anno dopo che una dozzina di anni fa ne erano stati installati circa un centinaio in un anno o poco più. Il parco eolico del golfo di Taranto avviato quest’anno, il più grande del Mediterraneo, ha dovuto aspettare ben 13 anni per l’autorizzazione… Sono due anni che si parla di snellire le procedure autorizzative in questo senso, anche per poter usufruire del PNRR nel campo delle rinnovabili, ma ancora non è stata varata una sola riga di legge

È come chidersi se tutti andassero a far benzina contemporaneamente.. Non solo non basterebbe la benzina stoccata nel distributore ma non ci sarebbero abbastanza distributori… A meno di fare attese per decine di km… A differenza molti possono fare ricarca comodamente a casa e la corrente non è un problema…. E ritornando alla realta ricordiamoci che se da oggi vendessero solo elettriche ci vorrebbero 20 anni per cambiare tutto il parco auto… Altra cazzata dal 2035 non potranno piu vendere auto nuove a combustione.. Nessuno ha detto che non potranno circolare

Sull autostrada della vacanza le auto elettriche sfiorano i 70/80 km orari….un gran bell’ andare…..m….da…

Vero, ho appena attraversato l’Europa per rientrare in Scandinavia dopo le vacanze ed in Germania non riuscivo a tenere medie molto superiori agli 80 kmh… ma a causa del traffico è dei lavori in corso, perché nei punti senza limite di velocità delle autobahn avrei voluto andare ben oltre i 160 ma non c’era proprio verso. Mi sa che le vedi solo tu le BEV che vanno a 70/80 kmh in autostrada!

sei sicuro e documentato su ciò che affermi? Personalmente dubito.

Ha trovato quelli che compensano me, che con la mia auto elettrica vado a 130 dove il limite è 70… ?

Consiglio ai benzinai: Installate colonnine. Siate precursori. Contattate i provider. Avete già il terreno. E’ oro per chi deve installare colonnine. Un po’ di spirito imprenditoriale. Togliete i distributori di DVD per adulti (non per bigottismo, ma chi compra dvd nel 2022??) e montate degli stalli.

Da addetto ai lavori l’installazione complessiva di una singola colonnina ultrafast da 300 kw costa ad oggi 210.000 euro il che non rende minimamente sostenibile nel medio termine un simile investimento. Ed i contributi regionali e nazionali a fondo perduto sono inadeguati in termini di importo e platea beneficiaria per rendere la mobilità elettrica fruibile, comoda, capillare, sostenibile ed economica. Ad inizio luglio il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo in cui si riporta come Enel ad oggi non conceda potenze superiori ai 50 kw.

Tutto il resto sono solo belle parole. Auguri.

Interessante. Quanto costa, in termini di paragone mettere una colonnina da 50kw? O da 150? Quanto invece metter giù un serbatoio per benzina, con la pompa per rifornimento? Grazie

I costi dell’installazione di una colonnina di ricarica ultrafast sono di circa dieci volte superiori a quelli sostenuti per l’installazione di una colonnina di erogazione carburante coi relativi serbatoi. Tuttavia ad oggi siamo ancora lontani anni luce dalla necessaria massa critica di utenza necessaria al rientro dei costi dell’investimento e nel prossimo futuro i costi di charger e materiali sono destinati inesorabilmente ad aumentare così come i costi al kwh che verranno gravati di tutta la tassazione di cui ora non ha. In giro mancano le BEV, e senza di esse non ha alcun senso investire nel settore. Lasciando perdere le parole e gli articoli di questo ed altri siti analoghi le reali vendite sono ben sotto le ben più minime aspettative e supportate solo da elevati incentivi destinati a terminare definitivamente entro pochi anni. Al 99% degli automobilisti oggi già da fastidio fermarsi 5 minuti a fare il pieno, figuriamoci nel prossimo futuro quale possa essere il suo atteggiamento alla mobilità elettrica se essa lo obbliga ad una vita d’inferno, quindi la sola potenziale soluzione è una rete ultrafast con gli enormi problemi di costi, installazione e sostenibilità economica poc’anzi citati.

I bandi nazionali sono insufficienti a supportare la diffusione della mobilità elettrica e sono destinati ai soli grandi player già attivi nel settore lasciando gli altri potenziali operatori a piedi.

“I costi dell’installazione di una colonnina di ricarica ultrafast sono di circa dieci volte superiori a quelli sostenuti per l’installazione di una colonnina di erogazione carburante coi relativi serbatoi.”

Visto che si è appena detto che una colonnina ultrafast costa 210000 euro (io sapevo circa la metà, ma vabbè) tu con la perla che cito qui sopra tra virgolette stai sostenendo che “l’installazione di una colonnina di erogazione carburante coi relativi serbatoi” costi solo 21000 euro. Serbatoi sotterranei, eh, mica due bidoni buttati li, e tu dici che costa 21000 euro. Ma per favore, vai a parlare con un benzinaio e ritorna su questo pianeta, va

“Al 99% degli automobilisti oggi già da fastidio fermarsi 5 minuti a fare il pieno, figuriamoci nel prossimo futuro quale possa essere il suo atteggiamento alla mobilità elettrica se essa lo obbliga ad una vita d’inferno, quindi la sola potenziale soluzione è una rete ultrafast”

Ma perché vogliamo sempre paragonare le elettrice alle termiche? Le colonnine ultrafast sono per ovviare al problema di un viaggio lungo che superi l’autonomia totale della macchina. Il problema è il viaggio lungo, non l’autonomia.

Va cambiato il modo di usare l’auto, i paradigmi sono diversi. Così come voler usare un forno a microonde come un forno normale, non si può.

Siamo abituati a tenere il serbatoio delle termiche sempre mezzo vuoto e quindi fermarci costantemente, tanto ci vuole poco a fare benzina. A meno che tu non sia COSCIENTE del fatto di non dover fare tanta strada, tenere la batteria al 40% sempre non è un’ottima scelta. La carica veloce è un’eccezione, non la regola.

Poi, chi compra un’elettrica per caricarla solo alle colonnine fa una scelta sbagliata, PUNTO.

Meglio tantissime colonnine lente che molte ultrafast.

Gli automobilisti, che hanno possibilità di caricare a casa, devono cambiare la loro forma mentis e adattarsi, poi si accorgeranno che tutto filerà sempre liscio. BASTA USARE LA TESTA.

Se ti snervi per 5 minuti, il problema non è la tecnologia, il problema sei tu. Ma tanto basta continuare a sviluppare la rete, aumentare l’offerta di auto elettriche e far cambiare le generazioni di automobilisti. Queste sono solo lamentele di chi deve affrontare un cambiamento e non vuole, è tutto perfettamente normale. Nel 2035 un neopatentato che vorrà comprare una macchina sarà NATIVAMENTE elettrico e saprà affrontare la cosa senza problemi.

La colonnina ultrafast costa 75, la cabina elettrica con impianto 74, il progetto dell’impianto elettrico 13, ENEL 23, opere strumentali, edili ed accessorie 17.

Un erogatore multiprodotto pistole di combustibile ne costa 15 ed un serbatoio interrato a doppia parete altrettanto.

I dati sopra citati erano volti ad una riflessione costruttiva ma mi ero scordato del fanatismo di questa pagina.

Coi benzinai ci parlo ogni giorno in quanto gestori delle aree di servizio di proprietà della mia azienda.

“Un erogatore multiprodotto pistole di combustibile ne costa 15 ed un serbatoio interrato a doppia parete altrettanto.”

Allora com’è che chi crea e installa distributori chiede 500000 euro e passa per l’apertura di un distributore? Eppure hanno solamente 2 erogatori multiprodotto, quindi questi erogatori dovrebbero costare 250000 euro ciascuno. Come hai fatto i conti? E sto solo chiedendo, eh

Chi crea ed installa distributori di carburante (o di corrente) sostiene questi costi per l’acquisto del terreno, oneri di urbanizzazione, impianto di depurazione delle acque, progetti, scavi e sbancamento del terreno, oneri di costruzione edile, pensiline, impianti vari, piazzale, impianto antincendio e tutte le infinite altre cose che servono. Una volta realizzato il piazzale attrezzato arriva il momento di installare gli erogatori di carburante coi relativi serbatoi, tubazioni e cose varie, i cui costi sono di molto inferiore i charger ad alta potenza con relative pertinenze. Una volta che sono installati i serbatoi e le predisposizioni per ogni erogatore il costo è di 20k, per ogni erogatore da 300 kw il costo è di 200k se va bene. Tutti i costi devono essere ammortizzati entro cinque anni altrimenti qualunque azienda investe in altro. Ad oggi i business plan a medio termine purtroppo non sono entusiasmanti.

Però potrebbero cedere una parte del piazzale per consentire a un gestore di impiantare la colonnina, e guadagnare sull’indotto. Quanti distributori hanno già bar, tabacchi (!), edicola etc etc? Considerati i tempi di ricarica alle colonnine elettriche, peraltro, è molto più probabile che l’utente utilizzi uno di questi servizi collaterali.

I gestori sono comodatari dell’impianto, non ne sono proprietari e non hanno la solidità economica per la realizzazione di investimenti che competono alla compagnia petrolifera. A livello teorico i margini della vendita di corrente elettrica sono nettamente superiori a quelli dei carburanti tradizionali, ma mancano le auto da ricaricare e i soldi necessari alla realizzazione di un investimento idoneo ad un cambio di mentalità per quanto possibile. Il risultato oggi é che circa il 90% delle colonnine di ricarica sia inferiore ai 22 kw lasciando il destino della mobilità elettrica ad essere un mero esercizio di stile per una massa di utenza dall’ego smisurato e con davvero un sacco di tempo da perdere ogni giorno.

Non siete capaci di scrivere commenti senza terminare con un insulto?

Da utilizzatore di elettrica, dico la mia. Io in due anni ho utilizzato le colonnine pubbliche circa 30 volte, tutte le volte mentre stavo facendo qualcosaltro. Shopping, pranzo, turista, il bagno al mare. Di queste 30, sono state 4 le volte che ho avuto bisogno di poco tempo (e quindi una HPC). Lungo l’autostrada, per il tempo di una sosta bagno + caffé. In un futuro in cui ci saremo abituati al fatto che con l’auto «devo fare rifornimento» sarà l’eccezione, mentre «utilizzo un servizio di ricarica» diventa la regola, la vedo cosi: Le colonnine da 22KW dovrano essere presenti ovunque possa parcheggiare il mio mezzo (ma anche 7KW potrebbero essere sufficienti se fossero abbastanza). Se ne ho bisogno, vado a fare la spesa, attacco la spina. Vado a pranzo, attacco la spina. Vado al lavoro, attacco la spina. Di notte attacco la spina. Le 150KW servono lungo le autostrade o superstrade. Potrebbe essere plausibile che il 30% dei posti auto siano coperti da un punto di ricarica (al momento del 100% auto circolante elettrico). Non la vedo difficile, da ogni punto di ricarica un lampione a meno di 20 mt c’è qualsi ovunque, ed abbiamo circa 30 anni di tempo. Di contro, so dove è un parcheggio libero prima di arrivarci. Smetteremo di girare per le città come dei cani randagi in cerca di posti, perché le app sanno quali sono le spine libere.

Ingenuamente non reputo un insulto asserire come la ricarica coi charger da 22 kw sia una perdita di tempo, spiace constatare come tutto debba essere un pretesto per un velato vittimismo. Parlo da addetto ai lavori e da potenziale utente, prima o poi, di auto elettrica e pongo qui i miei legittimi dubbi. Non tutti hanno ora o avranno mai accessibilità ad un box con wallbox quindi mi immedesimo in quelli che devono vivere caricando l’auto nel parcheggio del supermercato.

“un mero esercizio di stile per una massa di utenza dall’ego smisurato e con davvero un sacco di tempo da perdere ogni giorno”

Beh, un complimento questo non mi pare proprio, è un insulto. Poi se dai dei perdigiorno egocentrici a delle persone e queste si lamentano, sarebbe un pretesto per velato vittimismo? Boh.

Non devi caricare ad un supermercato. Devi caricare di notte. O mentre sei al lavoro. Al supermercato o durante la cena, puoi usufuruire di un servizio di ricarica se ti sei scaricato un po’ più del necessario/previsto per poter arrivare a casa.

Mi sembra di ricordare che sia stato detto più volte su questo sito: se non hai la possibilità di avere una wallbox in un box/parcheggio privato, o non c’è un punto di ricarica nel posto di lavoro o dove parcheggi vicino a casa, allora la macchina elettrica non fa certo per te. Farà per te quando sarà installata una colonnina da 11KW (vuoi 22? bene, da 22KW) nel parcheggio sotto casa tua. O al lavoro. È questa la discriminante, non il prezzo, visto che facilmente nella durata dell’auto si recuperano circa 10k€. Io avevo un budget di 20K€ per un auto (non è una cifra esosa), o compravo una ICE da 20K€ o una BEV da 30K€.

Lo ammetto, 10k€ è un conto che ho fatto per me che macino circa 25milaKm/anno. normalmente potrebbero essere un po’ meno, ma è comunque un conto da fare.

Rispondo a te per non ripeterlo a tutti. Io ho detto di contattare un provider. E ho parlato di spirito imprenditoriale. Se io avessi un piazzale contatterei Tesla, per dirne uno, e gli direi che ho spazio per 10-12 stalli. Se volete. E se non accetta, passerei al successivo. In cambio una percentuale sul ricavo e magari ci scappa anche qualche servizio per chi fa la sosta.

Magari oggi non guadagnerai molto ma nei prossimi anni? Sarai già un punto di riferimento per un mercato in crescita.

Perchè i supermercati le fanno installare ai gestori? (per esempio in molti conad e famila sono presenti colonnine enelx nei LORO parcheggi).

Basta uscire fuori dal proprio orticello. ? C’è un benzinaio nella mia zona che ha un piazzale ENORME e vuoto a 100mt da un importante casello autostradale. Se solo fosse un po’ lungimirante… ?

“C’è un benzinaio nella mia zona che ha un piazzale ENORME e vuoto a 100mt da un importante casello autostradale. Se solo fosse un po’ lungimirante… ?”

Probabilmente anche lui ha la Vescica di Ferro (TM) e ogni settimana DEVE fare un viaggio di 600 + 600 km senza nessuna sosta col cronometro sulla schiena (non me ne vogliano le scimmie) ?

Il benzinaio a 100 metri dal casello non è il proprietario dell’impianto ma ne è solo gestore comodatario. La lungimiranza spetterebbe alla compagnia petrolifera dell’impianto.

I supermercati li fanno installare dai gestori in quanto loro non vendono carburanti od energia. Sono i classici prodotti civetta che vengono utilizzati dalla GDO per attirare clientela potenziale nei pressi dei loro punti vendita. E’ lo stesso motivo per il quale nei distributori della GDO i carburanti vengano venduti a prezzo di costo: per attirare clientela.

Noi siamo la clientela e se traiamo vantaggio dalle offete della GDO ringraziamo.

E sa cosa costa una 50 kW invece? Una 300 kW farà gola ma in buona parte dei posti la 50 kW è più che sufficiente, addirittura troppo potente per auto fino a 58 kWh di accumulo.

Le 300 kW andrebbero usate per le aree di sosta autostradali, affiancate magari a qualche 50 kW a minor prezzo.

Ma qualcuno mi spiega l’ossessione degli innamorati del termico per le code? Qual’è il motivo che gli fa pensare che le elettriche soffrano particolarmente le code? E’ una cosa che riscontro spessissimo… Ma quale sarebbe il vantaggio di avere una termica quando si è fermi in coda? Con un motore che continua a girare inutilmente per alimentare l’aria condizionata o il riscaldamento? Quando si è fermi in coda la benzina non può finire? Posso capire un po di preoccupazione per una coda in inverno con riscaldamento acceso… ma anche lì se si ha la pompa di calore non è che i consumi siano spropositati… Quì il link di un tizio che ha dormito in una model 3 a -8° : https://wikitechnews.net/it/il-ragazzo-ha-dormito-nella-tesla-model-3-del-2021-a-8-c-per-verificare-lefficienza-della-batteria/

450€ di sanzione. tanto per cominciare.

Scusi sanzione dovuta a cosa?

Sai quando non si sa come fare cassa si sono inventati la multa da 444€ per l’auto in sosta con l’aria condizionata, e guai lasciare l’auto in sosta col finestrino aperto, altra multa da una carriolata di €

Credo che ad una Tesla (ed alle BEV in generale) manchi il necessario per prendere una multa per il climatizzatore, e cioè il motore acceso.

Esattamente il comma 7 bis del codice della strada:

7-bis. È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 223 a € 444

Comunque, anche se poco ecologico, si tratta di un divieto che vale se l’auto è in sosta, non se si è bloccati in coda.

Comunque è un po’ il panettiere che dice “troppi carboidrati non fanno male”

Alle altre velocità l’elettrico non dovrebbe essere confortevole? Vi dico la mia prima esperienza in superstrada (limite 110km/h) semideserta con la id.3 appena acquistata. Ero con mia moglie e i figli, stavo raccomando che avevo incontrato degli amici e ripetevo cosa ci eravamo detti. Guardo il tachimetro, segnala 156km/h. Ero convinto di stare sui limiti. Il confort a 156 è lo stesso di quello che aveva la mia vecchia Audi A4 a 110

Il problema è l’autonomia a 156 km/h con l’elettrico …

Il vero problema, Enzo, è voler andare a 156 km/h in Italia.

In (quasi) due anni non ho (quasi) mai avuto problemi di autonomia. È bastata un po’ di pianifica prima. Poi, se vuoi attendere 5 minuti in più all’HPC ed andare a 10 km/h in più in autostrada o viceversa è una scelta che puoi fare. In un paio di occasioni, ho voluto tirare il più possibile il tempo di ricarica, altre volte ho traccheggiato all’autogril un po’ per poter schiacciare di più. Sono scelte

Qui molti continuano a pensare che macinare migliaia di km in autostrada sia un diritto e una libertà ineludibile…poveri illusi… Se le cose continuano così chissà quali e quante limitazioni avremo nella nostra vita, noi e soprattutto i nostri figli, per la “comodità” e l’economicità delle auto termiche e per i nostri stili di vita improntati al consumismo e allo spreco di risorse

La realtà sta per bussare alla porta: qualcuno sarà più preparato, qualcun altro meno.

Speriamo che bussi soltanto, purtroppo c’è anche la possibilità che la prenda a spallate!

In realtà ha già bussato, svariate volte… quindi le rimane solo di entrare.

C’è anche questa possibilità ma, di norma, cerco di pensare positivo e evitare di essere catastrofista.

Partiamo dal presupposto che la differenza tra carburante fossile, carburante bio e elettrica per quanto riguarda attualmente l’inquinamento è quasi zero ( per produrre la corrente elettrica si usano per lo più carburanti altamente inquinanti ( a parte eolico e idraulico). Secondo, anche calcolando le soste, in caso di problemi ( incidente, traffico più elevato, area sosta chiusa per lavori)cosa succede?? Infine, almeno per ora, lo smaltimento delle batterie?? E ultimo,ma non per importanza, i veicoli di emergenza??? Spesso restano in moto anche da fermi ( camion vigili del fuoco, ambulanze per riscaldamento). Ad oggi,i contro dei veicoli elettrici sono troppi, e non sono nemmeno indicati tutti.

Peccato che siano sostanzialmente sbagliati. Leggi le FAQ aka informati meglio, che quello che hai scritto fa male agli occhi.

Era difficile sbagliare OGNI.SINGOLA.COSA, eppure il buon Matteo ci è riuscito. Consiglio: Matteo, prima di sparare sentenze, verifichi i dati e le fonti.

Oggi chiamerò il mio amico idraulico e gi dirò che inquina tanto, troppo tantissimo quasi. Lo smaltimento delle batterie? Come per le lavatrici, le butteremo nei boschi, no? Dai, seriamente ma non ti rendi conto di aver scritto una miriade di m..kiate tuue insieme?

In effetti a Madonna di Campiglio d’inverno è pieno di pugliesi a fare la settimana bianca, partiti con Panda diesel con la nonna caricata sul tetto tipo iceman.

Dalle mie parti si dice bevilo mischiato…

Ahahahaha pensavo la stessa cosa

frequentando la zona posso confermare che da quelle parti le Tesla sono davvero tante. Settimana scorsa ci ho pure incrociato una Polestar 2 targata Norvegia! Sul Lago d’Idro più di un elettrica con targa Olandese…. tutti scriteriati senza cervello evidentemente…

Vorrei consigliare a chi è in dubbio se passare ad una EV di transitare per le full Hybrid, mi sto trovando molto bene con una auris del 2018, ieri viaggio autostrada con misto città ed extraurbano ho fatto una media di 22km/l con gomme invernali (lo so, è un’eresia ma le sto portando a “fine vita”) e la guida è simile ad una EV, non uguale ma ci si avvicina molto ma molto rilassante.

Concordo, per chi non si sente pronto per le BEV passare dall’ibrido è un’opzione sensata. Non la migliore in termini ambientali, ma meglio di niente.

La cosa divertente è che la maggior parte, diciamo tutti non sono al corrente che le macchine endotermiche consumano un botto di energia elettrica,… sì avete capito bene. E ne consumano più delle elettricche, però ancora prima che il liquido magico entri finalmente nei serbatoi, dove per la maggioranza sembra si teletrasporti bello pronto e finito. Weh bella gente, come qualcuno faceva notare, mica vanno a petrolio le vostre macchinette, e non basta mica fare un buco per terra. Avete una vaga idea di quanta energia elettrica serva per estrarre il petrolio, per far girare un oleodotto, quanta energia si consuma durante la raffinazione, poi va pure pompato in serbatoi di stoccaggio, e poi pompato nelle autocisterne, ed infine per mantenere attiva una stazione di benzina (e mi son perso sicuramente ancora qualcosa). La cosa bella è che tra qualche anno qualcuno forse si accorgerà che non sarà assolutamente necessario aumentare la potenza elettrica nazionale, perchè nei famigerati calcoli ci si dimentica che all’immissione di milioni di veicoli elettrici corrisponde la rottamazione di altrettanti endotermici. I miliardi di litri di liquido infame risparmiato, corrisponderanno anche alla diminuzione/smantellamento della controparte infrastrutturale, ovvero meno benzinai, oleodotti, pozzi di estrazione ecc. ecc. P.S. Non è una opinione, son fatti! Se volete le fonti ve le do pure. PPS Ma in quale film di fantascienza in Germania si può andare in autostrada per ore a 160 KM/h, se li riesci a tenere per 20 minuti è già tanto…

Ma dove? Pozzi e raffinerie producono da sé la parte elettrica che serve ai loro impianti con impianti di generazione che usano come combustibile gli scarti di lavorazione (gas e combustibili oleosi, si lo so, fa schifo, ma non attingono dalla rete insomma). Giusto per chiarezza.

La producono da loro significa che bruciano altro petrolio.

https://youtu.be/BQpX-9OyEr4

Il fatto che pozzi e raffinerie siano autosufficienti dal punto di vista energetico comporta un ulteriore calo di rendimento, spero non significativo perchè se non altro si tratta solo delle fasi iniziali della filiera “from well to wheel”

Vorrei giusto ricordare, che ancora il 60% dell’energia che entra nelle batterie è prodotto bruciando derivati del petrolio raffinati e gas naturale, la maggior parte delle centrali ha una efficienza inferiore al 25% data l’età delle stesse, nelle centrali combinate si raggiunge massimo il 40% di efficienza, non molto più alto di quanto avviene in una termica recente. E si, anche se sul tuo contratto c’è scritto energia Green, non ti arriva energia green (non esistono più contratti senza tale opzione per cui anche volendo è impossibile darla a tutti e comunque non vuol dire emissioni zero ma solo da rinnovabile come inceneritori anche) Che poi non abbia senso usare energia(creata in buona parte bruciando gas e petrolio) per creare efuel che poi verranno bruciati di nuovo nelle auto, sono assolutamente d’accordo, ma se si deve far dei ragionamenti facciamoli con tutte le carte sul tavolo.

Ah cmq, nemmeno per ricaricare la batteria si può fare un buco per terra, l’unica forma di elettricità in natura sono i fulmini e quelli ancora non siamo in grado di catturarli (oltre che servirebbe ben poco), quindi a meno che dopo Tesla, nasce una azienda chiamata Franklin che monta aquiloni parafulmine (mi raccomando senza flusso canalizzatore o sono guai) o non ha senso ciò che dici.

Smantellare… Seriamente? ? Se ci va bene li chiudono e lasciano tutto a marcire

/// nemmeno per ricaricare la batteria si può fare un buco per terra, l’unica forma di elettricità in natura sono i fulmini e quelli ancora non siamo in grado di catturarli \\\ La differenza è che la rete elettrica con cui ricaricare i veicoli “a scossa” esiste giá per alimentare edifici e altre strutture mentre la filiera dei carburanti ha dovuto essere creata apposta per rifornire i veicoli endotermici.

Esiste già si, ma non è adeguata per gestire i picchi che si avranno (durante il giorno più che la notte) durante le cariche, non ci saranno solo le auto ma anche furgoni camion etc etc, la quantità di corrente non è un problema ma lo è il picco, ci son già progetti di miglioramento per fortuna, speriamo li portino avanti con i giusti tempi

Sì va beh 25% di rendimento le avrebbero già smantellate,o messe in conservazione perché inefficienti ed economicamente non sostenibili, ed i nuovi cicli combinati hanno efficienze nell’intorno del 60%. Poi come tutte le cose non sono gratis e ci sono sprechi.. già solo le dispersioni lungo la rete, etc.. Ma adesso dire che le centrali termoelettriche hanno rese del 25% mi sembra eccessivo. ?

Dire 25% è casualmente molto utile per sostenere che non c’è differenza tra bruciare i combustibili nelle centrali per alimentare le BEV, o buttarlo direttamente nei serbatoi delle ICE. Poi sarò io che penso male…

No a memoria, l’efficienza delle centrali termiche non combinate va da un 18 a un 25%, quelle combinate come dicevo arrivano al 40, chiaramente a livello nominale poi effettiva immagino negli anni perda cmq qualcosina, non è che è comodo è che se dicevo che partono dal 18 anziché mettere in dubbio il 25 lo facevate col 18, se ritrovo l’articolo dove avevo trovato ogni forma di produzione il rendimento ve lo riposto, ad esempio idroelettrico è il più efficiente in assoluto arriva vicinissimo al 90%, tutte le altre forme non passano il 50% ma appunto solitamente meno, forse a gas erano sul 55/60 ma ho paura di confondermi

Le centrali turbogas di ultima generazione a ciclo combinato hanno un’efficienza del 60%.

Si ha ragione massimo, 40 liscia 60 combinato, chiedo venia ? Chissà che era allora basso basso che c’era nella lista, se ritrovo vi faccio sapere

Ma davvero dobbiamo ancora rispondere, nel 2022, a quelli che basano l’acquisto di un’auto che useranno tutto l’anno sul fatto che solo 2 (accidenti DUE) volte l’anno dovranno fermarsi una o due volte in più a ricaricare? Davvero dobbiamo ancora oggi, nel 2022, spiegare loro che quella una o due soste in più permetterebbero loro di spendere da 1/3 a 1/2, se non meno, di quello che spendono nel loro GRANDE VIAGGIO TERMICO di una o due volte all’anno? Beh, forse si, ci sta, ma io sono davvero stanco di queste “vesciche di ferro” e adepti del “mai una sosta in più, meglio farmi dissanguare da dittature arabe o russe e spacciatori di carbonfossili”…

Hanno paura di metterci troppo e di spendere troppo con un’elettrica. Poverini, non riescono a guardare più in là del loro naso. Milano-Reggio Calabria sono 10 ore in treno AV quando in auto senza soste sono 12 ore, 62 l di carburante (contando 5litri per 100km) e 60€ di pedaggio, quindi facendo un calcolo molto a spanne si parla di almeno 170€ tra carburante e pedaggio. Senza contare che si arriva stanchissimi alla meta. Col treno, programmando il viaggio in anticipo e approfittando delle offerte, si va a spendere circa il doppio, è vero, e noleggiare la macchina per una settimana costa certamente di più dei 170€ del viaggio. Però, considerando il risparmio che ogni mese si ha con un’EV si va a pesare decisamente meno sul bilancio familiare. Io continuo a ripetere che non servono autonomie di 1000km, serve che la gente impari che la macchina non deve necessariamente essere sempre sotto alle natiche.

Se ci vai non so, in 4, quanto spendi di biglietti del treno? E quanto per noleggiare l’auto a destinazione?

Allora potremmo fare così, venda casa e ne compri una senza il tetto, tanto oramai c’è siccità piove solo due volte all’anno, però sa quanto risparmia in emissioni ed euri togliendo un quinto del cemento? Niente tegole che si rompono, non va rifatto ogni tot anni etc etc, tanto la scomodità è solo due volte l’anno, poi si asciuga.

Senza tegole sono d’accordo, ma metterei dei bei pannelli fotovoltaici: fa più fresco d’estate e non si deve comprare e trasportare un bel po’ di energia elettrica ?

Sorry ma il paragone non regge proprio, il sacrificio di non avere un tetto sulla testa non è neanche paragonabile al “sacrificio” di fare una-due soste in più due-tre volte l’anno

Dai commenti dei possessori di auto con motore a scoppio contrari ai veicoli elettrici si evince che nessuno di costoro è disposto a fare sacrifici o a cambiare lo stile di vita per una eventuale automobile nuova elettrica, sia pure con gli standard attuali delle elettriche, allo scopo di mantenere tutte le comodità acquisite nell’uso dei combustibili fossili. Non mi riferisco solo delle automobili, che sono solo una frazione del problema del cambiamento globale del clima, immagino questa “pigrizia” estesa ad altri o settori, come ad esempio la zootecnia, dove dovremo rassegnarci a mangiare sempre meno carne per ridurre le emissioni di CO2. Al confronto di quello che ci aspetta nel futuro prossimo, l’auto elettrica come la conosciamo oggi (comoda, veloce, scattante, silenziosa) mi appare come un vero e proprio lusso; se invece, procrastinando le emissioni di CO2 e altro, con l’effetto serra che incombe, i cataclismi naturali in aumento, il clima che diventerà presto desertico, dovessimo circolare con veicoli al massimo con le prestazioni e l’abitabilità di una AMI anche per rappresentanti e top manager perchè dal punto di vista ambientale non sono sostensbile automobili più grandi, saremmo in una situazione di gran lunga peggiore di quella che si prospetta nell’immediato futuro. E se fossero sufficienti:

1) pagare un po’ più una automobile; 2) spezzare un lungo viaggio in più parti; 3) usare le App per la ricarica; 4) ricaricare a casa propria, magari col fotovoltaico 5) accontentarsi dei limiti di autonomia di queste auto elettriche

per salvare il mondo io ci farei la firma.

Ma temo che non basti, ed allora per i pigri di oggi riguardo ai cambiamento dello stile di vita (il solo viaggio in automobile) saranno davvero periodi bui.

Fabio sai che c’è? E’ che siamo molto vicini da avere tutto, perché dovremmo fermare il progresso adesso? Un esempio: la MG5 station wagon a 30000 euro è già un’ottima auto. Dalla Cina 2 giorni fa è partito il primo lotto di 1000 MG4, la berlina (finalmente!!!) di MG, dimensioni compatte, buona autonomia e prezzo, si vocifera, inferiore all’MG5 (e ci sarà anche una version dual motor molto prestazionale). L’auto elettrica per tutti si avvicina giorno dopo giorno e i progressi sono enormi. Non scordiamoci che a fine anno sarà in vendita la Nio ET7 con batteria allo stato solido da 150 kWh, che Ford lancerà un suv per l’Europa a un prezzo concorrenziale, che a 41900 euro in metà Europa è già in vendita il suv della Fisker Karma che vale molto più della ID4 che costa quasi 60000 euro.

L’elettrica per (quasi) tutti non c’è ancora ma sta arrivando, giorno dopo giorno è sempre più vicina. (Quasi) tutti ma non tutti tutti: rimarrà fuori chi acquista auto usato a 3000 euro, chi fa viaggi enormi, chi acquista la Dacia Lodgy, un monovolume a meno di 15000 euro. Per questo è importante che questi non siano tagliati fuori e sia consentito anche a loro di circolare: almeno finché non arriverà l’elettrica anche per loro (e arriverà).

La mia speranza? Che nessuno acquisti la ID.Buzz o la ID.4 e che le prenotazioni della MG 4 siano talmente elevate da esaurire in pochi giorni la produzione dei prossimi 2 anni. Perché se il mercato saprà premiare i costruttori che sanno fare, allora ne vedremo delle belle …

Molta gente pensa che ci salveremo facendo pochi o nulli sacrifici, e lo si nota dal continuo benaltrismo di tantissimi commenti. Il problema è sempre altrove, non nel proprio stile di vita. Basta guardare i commenti scandalizzati di opinionisti e benpensanti quando Draghi ha suggerito di combattere lo strozzinaggio del metano russo abbassando di un grado i termostati in inverno. Nemmeno ci avesse chiesto di sacrificare il nostro primogenito.

Per chi volesse leggerselo, c’è un romanzo, “La ragazza meccanica” di Paolo Bacigalupi. E’ un racconto distopico ambientato in un futuro in cui il riscaldamento globale, il consumo eccessivo di carburanti fossili e la genetica applicata all’agricoltura hanno creato danni immensi. Risultato: non esiste più l’aria condizionata, si mangiano alghe e piante (ogm, le uniche in grado di salvarsi dai parassiti farmaco-resistenti), e il trasporto “di massa” si fa coi dirigibili; di massa inteso come merci essenziali e persone ricche. Per tutti gli altri, il trasporto sono i piedi o le biciclette. Speriamo che la siccità estrema del 2022 abbia almeno fatto accendere qualche lampadina nella testa di anche solo poche persone.

Il fatto è che, nelle abitudini della nostra realtà consumistica, le auto rappresentano il sacrificio più facile e meno efficace, le auto elettriche comunque immettono molta più co2 in fase produttiva e quella resta in atmosfera come quella dei tubi di scarico, l’effettivo beneficio ambientale è enormemente più basso di quanto ci piace credere, se anche oggi avessimo solo bev alimentate da fotovoltaico, avremmo risolto meno del 10% del problema. Banalmente, smetti di usare internet, lo facessimo tutti i consumi nazionali avrebbero una flessione immensa, datacentre spenti, di Amazon netflix, banche.butta la tv da 50″ a salire che consuma dai 140w a salire e torna alle vecchie 20″ che consumano niente, cambia tutti i frigoriferi e le caldaie gratis in tutti gli appartamenti e condomini giganti e ottieni riduzioni che fanno sì la differenza… Quelli sono i sacrifici.. Pagare più soldi per la bev e poi lavarsi le mani del resto e non contenti di ciò sentirsi i fenomeni che salvano il mondo dando addosso a chi semplicemente aspetta che si abbassino i prezzi e le auto migliorino come qualità complessiva, non so a me pare abbastanza ipocrita non crede?

Se l’acquisto di una BEV è L’UNICA opera di efficientamento energetico che uno fa nella sua vita, concordo che sia ipocrita.

Ma mi dovete spiegare, lei come altri che leggo spesso nei commenti, perchè per voi l’utente medio di una BEV è per forza uno che inquina come un pazzo in tutte le sue attività quotidiane, ma che si è lavato la coscienza comprandosi l’auto elettrica. Vi sfiora il dubbio che per molti la BEV è “UNA” delle cose che ha fatto, e che qui ne parla solo perchè il sito si concentra sulla mobilità?

Io ovviamente posso parlare solo per me, ma abitiamo in una casa del 1800 con muri in pietra e sasso, scelta di proposito per gli spazi che offre e per non contribuire al consumo di suolo di nuove costruzioni. Non abbiamo aria condizionata, basta il fresco dei muri. La stiamo ristrutturando per metterci cappotto/fv/pdc/accumulo (si, il famigerato 110, e di irpef nello stipendio pago abbastanza da non sentirmi uno che si sta facendo pagare i lavori da “tutti noi contribuenti” come ho letto altrove), lavoro da casa da 8 anni quindi inquino zero per spostarmi, mia moglie insegna a 10 km e ci va con la bev, facciamo la spesa a km0 in negozi locali e non ai supermercati per quanto possibile, e tante altre cose.

Ora, sono ancora un ecochic/gretino ipocrita, o ho passato il “test di xardus di coerenza ecologica”? ?

Sul dare addosso non sono d’accordo (a parte qualche caso isolato, probabilmente). Il problema nasce quando si vuole giustificare il termico a tutti i costi: basta leggere qua e là tra i commenti di questo articolo. Un atteggiamento migliore potrebbe essere: lo so che i motori termici sono spreconi e inquinanti ma non posso permettermi di spendere troppi soldi in un’auto e quindi rimando l’acquisto a quando ci sarà maggiore diffusione e i prezzi saranno scesi. Ben diverso dall’atteggiamento di chi non vuole riconoscere che con i motori termici non si può andare più avanti per mille ragioni: inquinamento, approvvigionamento carburanti, impatti climatici tra le più importanti. Tenendo conto che dopo mesi se non anni di articoli e ricerche ancora oggi c’è chi scrive le migliori stupidaggini prese dal manuale delle Giovani Marmotte delle compagnie petrolifere!

Leonardo ma infatti è così. Quando la Opel Corsa elettrica costerà come la versione a benzina e avrà un’autonomia decente (non certo quella che offre adesso) ci sarà una migrazione consistente verso l’elettrico. Il problema è il prezzo d’acquisto, non a caso i paesi più ricchi (Norvegia in primis) essendo appunto ricchi sono già passati all’elettrico: o pensi che siano passati perché a scuola a loro insegnano a salvare il pianeta e a noi come fare pernacchie e scorregge? Davvero credi che esistono popoli e razze di serie A e di serie B? Io credo che esistono stipendi medi di seria A e di serie B …

-Un atteggiamento migliore potrebbe essere: lo so che i motori termici sono spreconi e inquinanti ma non posso permettermi di spendere troppi soldi in un’auto e quindi rimando l’acquisto a quando ci sarà maggiore diffusione e i prezzi saranno scesi.-

di questi commenti se ne leggono parecchi, poi arriva “quello di turno” a dire di non venire qui a rompere..

non facciamo finta che gli “elettrici” siano bravi, educati e umili che subiscono: il dialogo è evitato nella maggior parte dei casi a favore della presa per il c.. in giro. chiunque, con un minimo di onestà intellettuale, lo vede sotto ogni articolo..

Enzo, non “popoli e razze di serie A e di serie B”, ma popoli con culture e senso civico diverso si.

Dovreste anche piantarla con questa sorta di pensiero dilagante che chi gira in elettrico salverà il mondo e per esso si sta sacrificando. D’altronde il cambiamento non passa semplicemente dalla mobilità. Anzi; ciò che influisce di più sono proprio le abitudini, gli stili di vita,.i consumi alimentari. Tutti poi dimenticano che a proposito di mobilità, ogni giorno ci sono decine e decine di cargo che solcano i mari ed inquinano alla stregua di 20000 auto. Senza poi considerare il cherosene per gli aerei. Non credo a questa favola, ne alla criminalizzazione della auto a scoppio, ne tantomeno a questa finta transizione imposta ai vari stakeholder che operano nell’automotive ignorandone le conseguenze.

Ok, non crederci, ma i numeri raccontano un’altra storia. Ma il peggio è che il motore endotermico è ormai uno zombie, qualunque sia la nostra opinione. Le cose saranno più evidenti tra un po’, sta avvenendo la stessa cosa di quando è arrivata la fotografia digitale e la pellicola era meglio, i TV a schermo piatto ma il CRT era meglio, l’iPhone ma i telefoni con la tastiera erano meglio, e via discorrendo. La differenza sta solamente nel cavalcare il cambiamento o subirlo. Scegliere di subirlo, finora, si è sempre rivelato un errore.

Ok. Mario Rossi (!!) non crede alla favola. Ci ha sgamato. L’inquinamento è una farsa. Perchè a detta sua non ha senso che io faccio la differenziata quando poi nei parchi pubblici buttiamo la spazzatura indifferenziata nello stesso bidone.

Redazione!! Presto chiudete tutto e fuggite con i soldi!! Hanno smascherato il piano malvagio concepito ad Astana!

Siamo in troppi sulla terra….quando arriveremo a 20 miliardi non avremmo neanche da mangiare per tutti!

E si torna sempre sui soliti commenti inutili. Ho preso da poco una Opel Insignia 2 km zero full optional 1.6 diesel. L’ho pagata 26000€. Ditemi quale elettrica della stessa categoria posso prendere con la stessa cifra? Parliamo di inquinamento, ma se non siamo in grado di smaltire una stilo aaa come faremmo a smaltire le batterie di un’auto? Tutti belli a seguire le indicazioni di chi ci vuole fare cambiare auto per muovere l’economia. Tanto nel 2035, quando moltissimi avranno l’elettrica ci diranno di tornare alla termica. L’economia deve andare avanti. Intanto io mi godo la mia

Tutto il mal pensiero riassunto in 2 frasi:

“L’economia deve andare avanti. Intanto io mi godo la mia”

Il Bar sport direttamente a casa tua. Complimenti.

Elvis hai fatto un affare e hai ragione quando dici che per quel prezzo non c’è alternativa. La stessa Ioniq 5 da 43000 euro non è minimamente paragonabile alla tua splendida auto. Per me hai fatto l’acquisto migliore, senza dubbio.

2 considerazioni: – l’Insignia esce di produzione a fine anno, questo probabilmente giustifica “l’affare”. Ne ho fatti di simili anche io, con sconti stellari, acquistano i veicoli quando erano prossimi ad uscire di produzione – l’alternativa elettrica all’Insignia arriverà. Se quei “maledetti” di XPeng non si fossero impiccati con le loro mani proponendo la P5 al doppio del prezzo cinese qui da noi, avremmo potuto già avere per le mani un’ottima alternativa. La Byd Seal potrebbe essere un’alternativa, ma sospetto che i prezzi europei saranno superiore ai 40.000 euro e inoltre la BYD potrebbe decidere di non penalizzare la più costosa Han EV. Al momento non c’è molto all’orizzonte a prezzi umani nel segmento delle sedan, almeno qui da noi in Europa

Metà balle, metà banalità. A proposito di commenti inutili, il suo li batte tutti.

@Elvis: la sensibilità ad un problema è diversa per ognuno. Ma se posso dirti: uno che oggi decide di comprarsi un diesel, lo paragono a chi a casa sua decide invece di fare la differenziata, di accumulare pattume finchè ci sta. E magari di buttare le cicche per il pavimento, tanto poi si forma un tappeto isolante per l’inverno. E calcola che la tua auto emette anche particolato, non solo co2. Particolato che si annida nei polmoni anche tuoi e lì resta per sempre. O fino a che si forma un tumore che ci fa salutare questa vita. Sei ancora convinto di aver fatto un affare?

Io non capisco una cosa. Sono anni che non mi conviene più fare i viaggi della speranza nord-sud e viceversa per la vacanze. Frecciarossa o aereo low cost e noleggio auto in loco punto. Col Frecciarossa si spende meno basta partire agli stessi orari assurdi in cui partivo in macchina nel giurassico per evitare l’inevitabile traffico. In aereo si spende leggermente di più ma in 2h si è arrivati. Ma ci stiamo a pensare? Basta viaggi di 14h da ripetere al ritorno con stanchezza mostruosa che ti porta via 2gg per recuperare. Zero rischi incidenti stradali. Confort di viaggio superiore. Zero rischi di trovarsi sorprese nell’auto tanto è a noleggio. Ma poi qualcuno ha fatto 2 conti di quanto costa tra gasolio, autostrada e soste (colazione e pranzo come minimo) un viaggio attraverso l’Italia? Ma non ci penso proprio a rifare quei viaggi, ne ho abbastanza.

Con una famiglia di 4 o 5 persone, l’auto resta la scelta più economica. 1000 km ti costano tra le 100 e le 150 euro + autostrada. Parti quando vuoi, ritorni quando vuoi, non c’è il supplemento bagagli, non c’è il tassista x 4 casa – aeroporto, aeroporto – casa, non hai il volo cancellato. Io adoro guidare e quindi non dico che il viaggio in auto è la parte più bella di una vacanza, ma certamente ha la sua importanza. Soprattutto se eviti di partire quando partono tutti o quando il sole brucia la pelle, con l’auto giusta è bello cavalcare l’autostrada …

ViaMichelin calcola 195€ per una sola tratta Milano-Bari con auto famigliare, in 10 ore e mezza di viaggio senza soste.

Ma onestamente, la parte più bella è la scena da uomo Marlboro: “cavalcare l’autostrada”. Metti su una musica di Sergio Leone e poi parte la voce fuori campo: “La strada era li, rovente, sinuosa. Ma io ero pronto alla sfida. E non l’avrei pavidamente affrontata ai 110 come quei pusillanimi degli elettrici. No. Avrei fatto tutto rombando ai 130, per farle capire chi comanda.”

E con la marmitta modificata per apprezzare davvero il rombo del 1.000 – 3 cilindri che solo gli uomini veri sanno domare.

Luca che vuoi che ti dica, ti posso rispondere con le parole di Eliot, “non è la meta che conta ma il viaggio”. Io la sera finisco di lavorare, scappotto la mia cabrio, e vado con mia moglie a passeggiare in auto. Ci godiamo ogni km (e con mia moglie non posso pestare sull’acceleratore). Andiamo in località di mare ma non sempre scendiamo: ci facciamo il lungomare in auto, oppure sulle colline toscane, sempre totalmente prive di traffico.

Guidare mi rilassa e mi diverte allo stesso tempo. Mi piace, mi dà un’estrema soddisfazione. Quando le strade sono libere o comunque con traffico accettabile, guidare è un piacere. Deve essere qualcosa che mi è rimasto dentro da ragazzino, quando guidavo le moto finché non finivo i soldi per la miscela (i 2 tempi andavano a benzina). Non dovevi per forza guidare come un folle: anche una passeggiata lungo una strada panoramica mi ha sempre riscaldato il cuore.

Mi diverto anche con la Giulietta di mia moglie: certo, non è la mia Abarth, ma mi rilassa. Non so spiegarlo come mai, ci sono una serie di fattori: l’auto intanto è un’occasione per staccare la spina da tutto il resto, dal lavoro, dal pc, dalla tv, dalle altre distrazioni.

Volante, cambio, freni, sospensioni: mi sento integrato con l’auto, l’auto mi comunica tutto e alla fine è simbiosi. Il modo con cui lo sterzo vuole “tornare” o non tornare in curva, il comportamento del retrotreno, le sospensioni che ti fanno perdere l’assetto e il tempo che serve per recuperarlo, i pneumatici che ti avvisano se sono al limite o no, il motore che reagisce in modo diverso al comando del gas in base al numero di giri, il calcolo per un sorpasso in sicurezza, ritardare la frenata e anticipare l’apertura del gas, il sound del motore, la scelta della traiettoria o della corsia più veloce, il sedile che ti avvolge e ti sostiene quando dai gas, anche il “battitacco” sulla sinistra dove spingere col piede sinistro per rimanere incollati al sedile in curva, tutto questo mentre il mondo scorre tra le tue mani velocemente o dolcemente, con paesaggi, tramonti, colline, città. Guidare non mi stanca mai, non scenderei mai, anche dopo un lungo viaggio non vedo l’ora di ripartire.

L’elettrica di oggi è troppo “piatta” per trasmettere un vero piacere di guida, le mancano le curve dell’erogazione, le manca il carattere spigoloso, le manca la voce, le manca personalità: è l’auto per spostarsi nel traffico (per gli sfortunati che vivono nel traffico) e per spostarsi asetticamente da A a B. Ma sono aspetti sui quali si può lavorare, per questo sono fiducioso che nei prossimi anni usciranno le elettriche anche per noi appassionati. Il track mode della Model 3 Performance è già un ottimo inizio, va solo sviluppato ulteriormente.

Enzino, il Signor Luca da ragazzo fendeva la val d’ossola, la val vigezzo e la valle cannobbina in un’unica tirata con la sua Honda S2000. Poi è rimasto folgorato (è proprio il caso di dirlo) dall’auto elettrica. Nessuno è più convinto dei convertiti. ☝️☝️☝️☝️

Il discorso è che se dici così al Signor Luca, stai insegnando a un gatto ad arrampicarsi sugli alberi. ?

@Alessandro D. grazie di farmi da biografo non autorizzato, ma può anche evitare, so raccontarmi da solo. I giri a zonzo comunque li facevo in moto, visto che non pativano il traffico.

“Nessuno è più convinto dei convertiti. ☝️☝️☝️☝️” Si dice evoluzione. C’è chi cresce, e chi resta ancorato alle cose di 40 anni fa e da li non si schioda. Enzo (ma anche lei) sa vita/morte/miracoli delle auto elettriche, anche di esotici modelli cinesi mai visti od omologati a queste latitudini; avete sempre un consiglio per tutti gli altri, ma poi per voi continuate a tenervi le vostre termiche, perchè niente di quello che è disponibile va bene, e “aspetto la prossima”.

Lei Alessandro, quanto ci mette a decidere per una banale e-Up? ☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️☝️ (non c’entrano niente ma le devo restituire mezzo milione di ditini indicatori che mette ovunque).

-Lei Alessandro, quanto ci mette a decidere per una banale e-Up? –

Fosse per me un quarto d’ora, ma siccome c’ho contro il Soviet Supremo… ha presente? ?

Comunque io non scrivo biografie, scrivo romanzi! Io sono un artista, e i ditini sono la mia firma. ☝️???

-Avrei fatto tutto rombando ai 130, per farle capire chi comanda.-

Quale coniglio mannaro mi fa tirar fuori dal cilindro dei ricordi! ????????

https://youtu.be/lqmRdVP66I4

Leggere post come questi dopo certa roba che si vede è come una fonte di acqua fresca nel deserto. Grazie.

Proviamo a farli i conti… “una volta” quando i prezzi erano meno selvaggi, calcolavo che il viaggio costasse di carburante quanto di pefaggi autostradali. E per viaggi medio brevi, con 2 persone a bordo, piu’ o meno, il costo di auto e treno si equivalgono.

Un intercity Milano-Lecce, senza sconti costa una 89 euro circa, e ci mette 13 ore e mezza.

Google maps dice che in macchina, col pannolone per non fermarsi (ma un pieno mi sa che ci va), si puo’ fare il viaggio in autostrada in 10 ore e 22 minuti.

Pero’ non stiamo tenendo conto dell’usura del veicolo: usando le tabelle ACI, che forse includono qualche costo fisso che non dovremmo includere nei calcoli, il viaggio costa circa 500 euro. Esclusa l’autostrada.

In questo caso, anche se si viaggiasse in 5 persone, il treno avrebbe la meglio.

E se si pianifica il viaggio per tempo, anche un Frecciarossa puo’ costare circa 90 euro a persona, e ci mette meno dell’auto. Senza contare che si inquina meno…

Certo, se non si viaggia fra grandi città e si parte da paesini senza mezzi pubblici, la situazione si complica, ma il treno (o l’aereo) sono mezzi più comodi dell’auto per coprire grandi distanze in molte circostanze.

E se ci accontentassimo di un mezzo che non puo’ fare agevolmente i due viaggi da mille chilometri all’anno, ma che copre il restante 99% degli usi, la soluzione treno diventa anche più conveniente.

Toni educati e civili, ma l’amico Marco dimostra di non conoscere pienamente ciò di cui discetta. D’altronde, lo premette (in modo molto onesto), ma poi si lancia in considerazioni piuttosto controverse. Tralasciamo il tema dei 160 in autostrada (sì, ma solo in Germania… tutti quelli che comprano auto da 300 CV in Italia lo fanno perchè si sa mai che si debba transitare su qualche tratto di autostrada teutonica…), il resto – in particolare le considerazioni sulla autonomia – scontano la solita disinformazione.

Nono, l’argomento lo conosce eccome, più si brucia benzina più lui ci guadagna. Ovvio che poi le dichiarazioni siano controverse; parte con una autocritica del suo business, ma poi controbilancia con le solite considerazioni sulle elettriche. Come a dire, io sono sporco, ma tutto sommato neanche voi siete puliti giusto?

Marco, in onestà, ha mai pensato alla transizione del suo business in un possibile futuro senza carburanti?

16km/lt ai 160? Ma in che mondo delle favole? Poi per diverse ore. E chi sei, Fisichella? Se per tenere il consumo a 5lt/100km con il mio vecchio diesel (molto buono tra le altre cose) dovevo andare più piano di come vado ora sull’elettrico… Emergenza? Siamo sempre in emergenza? Non credo che nessuno dotato di minimo di buon senso tenga la macchina con batteria sotto il 20% tutti i giorni. E poi, quanti km pensiamo che servano per un’emergenza? Che tipo emergenza è? Non penso che un punto di primo soccorso, un ambulatorio o un ospedale disti più di 100km… ancora con queste fesserie trite e ritrite… Il problema è che qui nessuno vuole più usare la testa e organizzarsi un minimo, ma dico un minimo. Tutti belli imbambolati con la favola della praticità e la comodità d’uso. Per me il limite sulle autostrade deve essere 110, nemmeno 130… figuriamoci 160! Fanno bene a salassarci con le assicurazioni se il pensiero è questo!

Mio parere da non esperto. I miglioramenti tecnologici delle batterie saranno importanti, ma non determinanti come la diffusione capillare dei punti di ricarica, facilmente accessibili (anche con traino agganciato all’auto), ben serviti di comodità, ben distribuiti, veloci e con numerosi stalli per ogni punto. Anche migliorando le batterie, con la conseguenza di aumentare le autonomie, senza lo sviluppo delle infrastrutture, da fare ad un passo (molto) più rapido rispetto alle vendite di auto elettriche, ci saranno inevitabilmente dei colli di bottiglia che porteranno ai disagi segnalati nel precedente articolo sull’attuale impreparazione dell’Italia per l’elettrificazione. Per le termiche il punto vincente non è stata l’autonomia, non è stata la costanza nel poter mantenere alte velocità (in Germania però), non è stata l’abitudine all’utilizzo. Anche, ma il punto fondamentale è stata la diffusione capillare delle stazioni di servizio, che trovi ovunque. Che un diesel faccia 1.000 Km a 130 Km/h o 500 a 170 importa poco se posso trovare ovunque mi trovo un posto per “rabboccare”. E, tutto sommato, poco importano anche i 5 minuti del rifornimento di gasolio rispetto alla mezz’ora di “pieno” d’energia (o meno in futuro) che i punti ad alta potenza consentono. Per me, tutto si gioca sulla diffusione e sulla qualità delle infrastrutture, unita all’unificazione delle modalità di ricarica/pagamento (magari cambiando le leggi fiscali). Poi, se i prezzi delle auto BEV caleranno e se l’offerta sarà più diversificata, non credo che ci saranno ostacoli reali alla diffusione dell’elettrico. Mio parere.

“…fermi per ore in autostrada sotto il sole cocente…” guardi che la soluzione migliore in questi casi è proprio l’auto elettrica che , a fronte di un consumo accettabile di energia, permette agli occupanti di rimanere tranquillamente in auto con il clima acceso ! P.S. Il motore di un’ auto elettrica non è come il motore di una termica …non si accende e non si spegne.

Quindi: – aggiungiamo un bel 33% all’inquinamento delle termiche (gasolio benzina e gpl)

– togliamo un bel 33% dal rendimento dei motori a ciclo 8 e diesel.

E se andiamo ad aggiungere gli scarti che vengono bruciati nelle due torce (acida e basica) ed in quella della stabilizzazione il disastro si allarga.

Se poi ci aggiungiamo i danni dello scarto petroleum coke che pur essendo un veleno viene bruciato con la minima aggiunta di ossigeno (in quanto costa)….apriti cielo.

Motore termico = follia collettiva indotta

“togliamo un bel 33% dal rendimento dei motori a ciclo 8 e diesel” Da quello che so io il motore endotermico non ha una resa del 67% (100-33=67), ma circa del 30 o poco più.

Il ciclo otto ha una resa del 18-19 ed il ciclo diesel del 23-24.

Il 33% (e oltre) lo intendo tolto ai valori sopra indicati.

Chiedo scusa per non essere stato chiaro.

Qualche risposta veloce: -VaiElettrico ha già pubblicato svariati raffronti riguardanti l’inquinamento globale emesso tra auto a pistoni ed elettriche: il risultato (se non si bara nel fare i conti) è che una auto elettrica inquina meno della metà di una a pistoni. -A prescindere che i carburanti Bio nella attuale situazione inquinano globalmente molto di più di una auto elettrica! Non capisco la tua affermazione: con una tesla M3 Long Range, limiti e traffico permettendo puoi pilotare a 160 km/h per un paio di ore e poi dopo 300 km fermati a ricaricare per una mezzoretta. -Infine Marco da Milano in Puglia con una elettrica stracarica di bagagli, al massimo impiegherai una oretta in più, cosa sicuramente accettabile se fatta un paio di volte all’anno. Infine se trovi un incidente e/o coda l’auto elettrica consuma molto meno di una a pistoni: anche su questo argomento VaiElettrico ha già pubblicato un raffronto.

Immagina di restare fermo in autostrada con l’auto diesel: pensi di avere 12 ore di autonomia con il motore in moto per raffrescare l’abitacolo (o riscaldarlo, d’inverno)?? E quanto inquinamento generi? Beh, con l’auto elettrica certamente hai molto più di 12 ore di autonomia, sempre a zero emissioni. Due conti? Batteria da 50kWh, supponi un consumo di 1kW (che corrispondono a 3-4kW termici), se sei disponibile a consumare metà “serbatoio” hai 25 ore di autonomia.

Anche riuscendo a stare qualche ora in coda con un’auto termica a motore acceso, la meccanica del veicolo non ringrazia assolutamente.. Al contrario, i componenti dei veicoli elettrici non battono ciglio o quasi (se non fa troppo caldo ?

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