Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra - La Stampa

2022-10-14 21:34:19 By : Ms. Ava Qiu

La voce de La Stampa

Gli Usa alla Cina: «Il sostegno a Mosca avrà conseguenze». Kiev accusa: i russi radono al suolo le città. Bombe su una fabbrica di aerei e un palazzo nella capitale. Nove morti nell’attacco alla torre tv di Rivne. Giornalista britannico ferito da schegge, è in terapia intensiva

AGGIORNAMENTI DALL'UCRAINA DA FRANCESCA MANNOCCHI, FRANCESCA PACI E FRANCESCO SEMPRINI. DIRETTA A CURA DI CHIARA BALDI, DANIELA LANNI, GIAMPIERO MAGGIO,MARINA PALUMBO, ROBERTO PAVANELLO

Alcuni abitanti si preparano il tè in uno scantinato a Irpin, località diramente colpita dai bombardamenti

Il quarto round dei negoziati tra Russia e Ucraina è in corso. I colloqui avvengono in videoconferenza mentre l’aggressione di Mosca all’Ucraina è arrivata al diciannovesimo giorno e le parti restano ferme sulle «loro specifiche posizioni». La comunicazione, dunque, continua ad essere difficile. Nel frattempo a Roma si sta svolgendo un altro vertice molto delicato tra Usa e Cina e dal quale potrebbero emergere novità importanti sul fronte diplomatico.

Sul fronte guerra, invece, continuano senza sosta i raid e i bombardamenti sul Paese. All’alba missili russi hanno colpito una fabbrica dove si producono aerei Antonov (a Sviatoshyn Airfield) e non l'aeroporto Antonon di Kiev, come detto in precedenza, secondo quanto riferisce la BBc, e, sempre nella capitale, un missile ha colpito un edificio residenziale di 9 piani, secondo il Kyiv Independent. Almeno due persone sono morte e tre sono rimaste ferite. Per i media locali è stata colpita anche la torre della Tv di Rivne. Attacchi anche a Kharkiv. E non ce l’ha fatta la donna incinta che era stata evacuata su una barella dall'ospedale pediatrico di Mariupol. La sua foto aveva fatto il giro del mondo.

Ma, quella trascorsa, è stata un’altra notte di terrore: le sirene hanno suonato in almeno 19 regioni delle 24 del Paese. E ieri Zelensky ha messo in guardia la Nato: «senza una fly-zone è solo questione di tempo prima che un missile russo cada sul territorio dell'Alleanza atlantica».

Gli aggiornamenti in diretta 

Ore 23.51 – Ucraina, Zelensky chiede di allungare la legge marziale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato un disegno di legge per estendere la legge marziale nel Paese. Lo scrive la Tass precisando che il presidente propone di allungare il regime della legge marziale dal 24 marzo per altri 30 giorni. La legge marziale era stata introdotta in tutto il Paese lo scorso 24 febbraio.

Ore 23.45 – Kviv Independent: “Sindaco di Melitopol accusato di terrorismo”

Sarebbe stato portato a Luhansk, nel Donbass controllato dai russi, il sindaco rapito di Melitopol occupata. Lo riporta il Kviv Independent, spiegando che, secondo l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, le forze russe hanno portato il sindaco Ivan Fedoriv a Luhansk, occupata dai russi, dove è accusato di “terrorismo”.

Ore 23.39 – Biden: “Ci assicureremo disponga armi per difendersi da Russia”

«Ci assicureremo che l’Ucraina disponga delle armi per difendersi dall'invasione russa. Invieremo denaro, cibo e aiuti per salvare vite ucraine. Daremo il benvenuto ai rifugiati ucraini a braccia aperte». Così in un tweet il presidente Usa Joe Biden. 

Ore 23.34 – Yang: “La Cina si oppone a chi diffone false informazioni sulla nostra posizione”

La Cina «si oppone a qualsiasi discorso o azione tesi a diffondere false informazioni, a distorcere o screditare la sua posizione». E’ quanto ha sottolineato Yang Jiechi, responsabile della politica estera del Partito Comunista cinese, nel suo colloquio oggi a Roma con Jake Sullivan, il consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa, secondo quanto riferisce un lungo comunicato pubblicato dalla Xinhua. In cui si i colloqui vengono definiti «una schietta, approfondita e costruttiva comunicazione sulle relazioni tra Cina e Stati Uniti, e su questioni internazionali e regionali di comune interesse».

Ore 23.22 – Ft: “Mosca ha chiesto a Cina droni e missili”

La Russia avrebbe chiesto alla Cina cinque tipi di equipaggiamento militare da utilizzare in Ucraina: missili terra-aria, droni, veicoli corazzati, veicoli per la logistica ed equipaggiamento per l'intelligence. E' quanto hanno riferito gli Stati Uniti agli alleati secondo Demetri Sevastopulo, il giornalista del Financial Times che oggi ha riferito della presunta «risposta positiva» di Pechino alla richiesta di armamenti giunta da Mosca. 

Ore 23.10 – La Spagna sequestra uno yacht russo da 140 milioni a Barcellona Il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato il sequestro a Barcellona di uno yacht di 85 metri di proprietà di un oligarca russo dal valore di 140 milioni di dollari. Sánchez lo ha dichiarato durante un'intervista al canale televisivo La Sexta. «Dobbiamo agire con forza e colpire duramente Putin, il suo regime e gli oligarchi che, in questo sistema di corruzione che ha creato in Russia, si sono arricchiti opprimendo il popolo russo», ha dichiarato Sánchez durante il programma Al Rojo Vivo.

Ore 22.30 – Docenti e universitari all’università Lomonosv di Mosca condannano la guerra Una condanna dell'intervento militare russo in Ucraina è contenuta in una lettera firmata da 4 mila fra insegnanti, accademici, studenti, laureati e personale della prestigiosa Università statale Lomonosov di Mosca, la più antica della Russia. «Condanniamo categoricamente la guerra che il nostro Paese ha scatenato in Ucraina», si afferma nel documento fatto girare sul web, nonostante le minacce delle autorità. «La guerra è violenza, crudeltà, morte, perdita di persone care, impotenza e paura che non possono essere giustificate da nessun obiettivo… La guerra è l'atto più crudele di disumanizzazione». Ci sono parole di vicinanza per i vicini, vittima dell’invasione: «Esprimiamo – si legge nella lettera – il nostro sostegno al popolo ucraino, chiediamo alla leadership russa di cessare immediatamente il fuoco e di lasciare al più presto il territorio dello stato sovrano dell'Ucraina ponendo fine a questa guerra vergognosa. Chiediamo a tutti i cittadini russi che hanno a cuore il loro futuro di unirsi al movimento per la pace. Siamo contro la guerra! No war!».

Ore 22.20 – Accuse russe all’Ucraina, mercoledì la decisione della Corte di Giustizia Internazionale La Corte di Giustizia Internazionale, il massimo organismo giuridico dell'Onu per le dispute tra Stati, annuncerà la sua decisione sul ricorso presentato dall'Ucraina per imporre misure contro la Russia che accusa falsamente Kiev di genocidio per giustificare la sua invasione. «Mercoledì 16 marzo la Corte emetterà un ordine sulla richiesta dell'Ucraina» si legge in un comunicato della Corte che ha sede all'Aja alla quale Kiev ha chiesto «una decisione urgente che ordini alla Russia di mettere fine alle attività militari» negando nel modo più assoluto le accuse di genocidio. «La Russia non ha nessuna base legale per prendere misure contro l'Ucraina con il proposito di evitare nessun presunto genocidio» in Donbass, recita il ricorso del governo ucraino.

Ore 22.15 – Via libera della Ue a nuove sanzioni Il Coreper, comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri a Bruxelles, ha approvato un quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, che colpisce individui ed entità coinvolti nell'aggressione a Kiev, nonché diversi settori dell'economia russa. Lo comunica la presidenza francese dell'Ue. Le misure saranno efficaci dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Ue. Gli ambasciatori hanno anche approvato una dichiarazione alla Wto che sospende l'applicazione della clausola di nazione più favorita per la Russia e che sospende l'esame della richiesta di aderire alla Wto da parte della Bielorussia.

Ore 22.10 – Macron telefonerà a Putin Il presidente francese Emmanuel Macron ha manifestato l'intenzione di chiamare il presidente russo Vladimir Putin entro poche ore.

Ore 22.05 – Un convoglio di oltre 160 auto ha lasciato Mariupol Un convoglio di oltre 160 auto ha lasciato Mariupol in quello che appare come il primo tentativo riuscito di evacuazione dalla città assediata nel Sud dell'Ucraina. Lo riferiscono le autorità locali, riporta Reuters. Il convoglio è diretto verso la città di Zaporizhzhia e il cessate il fuoco sta reggendo, fa sapere il consiglio comunale del porto sul Mare d'Azov.

Ore 21.55 – Telefonata tra Lavrov e Cavusoglu Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avuto una conversazione telefonica sulla crisi in Ucraina con l'omologo turco, Mevlut Cavusoglu. Lo riferisce una nota del ministero, secondo cui Lavrov ha chiesto a Cavusoglu di «fare appello agli ucraini perché non ostruiscano i corridoi umanitari organizzati per l'evacuazione dei civili».

Ore 21.45 – Pechino: la Cina al lavoro per i negoziati  La Cina è impegnata a promuovere i negoziati di pace per l'Ucraina. Lo afferma il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.

Ore 21.30 – Gli Usa non escludono il totale embargo commerciale verso la Russia Gli Stati Uniti non escludono un embargo commerciale totale della Russia per l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta Cnbc citando il vice segretario al Tesoro Wally Adeyemo, secondo il quale fra le opzioni a disposizione c'è anche il blocco dell'accesso della Russia alle vie navigali internazionali.

Ore 21.20 – La vicepremier ucraina: “Siamo sempre stati neutrali, ma a Putin non interessa” «Il corridoio umanitario per Mariupol non ha funzionato perché la Russia non ha rispettato gli accordi e i cittadini adesso si trovano senza luce, senza riscaldamento, in una trappola». Così la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuck, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. «Il popolo ucraino – ha avvertito – non accetterà l'occupazione russa della Crimea e del Donbass, non sono condizioni accettabili perché il Presidente Zelensky non potrebbe spiegare il perché di decine di migliaia di persone sono morte dal 2014, oltre 15 mila persone. Dobbiamo partire dal cessate il fuoco e dalla creazione di corridoi umanitari per i civili per farli uscire dalle città, dove donne, bambini e anziani stanno al freddo, al buio. Putin attacca i civili perché non può vincere contro il nostro esercito e attacca così i civili». la vicepremier ha anche ricordato che: «La neutralità dell'Ucraina è scritta nella nostra dichiarazione di indipendenza, ma nel 2003 non ci ha aiutato quando Putin ha cercato di annettere una parte del nostro territorio e nel 2014 quando è riuscito ad annettere la Crimea». Anche lei, come Zelensky, è tornata a chiedere la chiusura dello spazio aereo sul suo Paese: «Sarà difficile vincere la guerra senza no fly zone, nonostante tutta la volontà dello stato ucraino di vincere. Abbiamo bisogno di sistemi di difesa aerea... Abbiamo cinque delle più grandi centrali nucleari europee, a cui bisogna assicurare la continuità di fornitura dell'energia elettrica. L'Occidente potrebbe chiudere il cielo sopra le centrali nucleari, altrimenti questa guerra distruggerà noi, loro, i polacchi, i lituani... Anche voi siete a rischio».

Ore 21.10 – Casa Bianca: “Non vediamo segnali che indicano uno stop dell’invasione” «Non vediamo a questo momento nessun segnale che il presidente Putin stia fermando l'attacco ed avviando la de-escalation». È quanto ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, sottolineando che gli Stati Uniti continuano a sostenere «la partecipazione degli ucraini ai negoziati» con i russi. E che continuano a fornire a Kiev «gli aiuti militari che crediamo rafforzino la loro posizione in questi colloqui». E poi «il fatto che Putin abbia accusato gli Stati Uniti e l'Ucraina di avere un programma di armi chimiche è un chiaro modello, che abbiamo visto usare in passato, con cui cercano di creare una copertura alle loro azioni». Psaki anche ha ribadito la preoccupazione della Casa Bianca sulla possibilità che la Russia usi le armi chimiche e ribadito quanto detto da Joe Biden che ci saranno severe conseguenze se le userà.

Ore 21.00 – Kiev: hanno funzionato 7 corridoi sul 10, evacuate 4mila persone Sette corridoi umanitari hanno funzionato invece di 10. Quasi 4000 mila persone sono state evacuate. Lo riferisce l'ufficio della presidenza ucraina. Per quanto riguarda Mariupol, la colonna di aiuti umanitari è rimasta bloccata a Berdyansk ma quasi 150 auto civili sono riuscite a uscire dalla città

Ore 20.46 – A Chernihiv forze ucraine hanno distrutto posto comando russo  Nella regione di Chernihiv, le forze armate dell'Ucraina hanno distrutto un posto di comando delle forze russe insieme a una grande quantità di attrezzature del nemico. Lo riferisce Ukrainska Pravda che cita le forze ucraine. «Le nostre truppe hanno distrutto il posto di comando del nemico e una quantità significativa di attrezzature militari», sottolinea

Ore 20.43 – Russia, arrestata attivista contro guerra che ha fatto irruzione al tg È stata subito arrestata, e interrogata, l'attivista contro la guerra che è riuscita per qualche secondo a rimanere nell'inquadratura del Tg della sera del Primo canale russo con un cartello contro la guerra. La giovane donna sarebbe una dipendente del canale e la mamma di due figli. Si chiama Marina Ovsyanikova, ha reso noto il canale Telegram Basa. In un video registrato prima della sua azione di protesta, spiega che il padre è ucraino e sollecita proteste contro la guerra. Dice anche di vergognarsi di lavorare per la propagande del Cremlino. «Siamo russi, intelligenti e in grado di pensare. Solo noi abbiamo il potere di fermare questa follia. Non ci possono mettere tutti in prigione», ha detto anche.

Ore 20.36 – Anche Zelensky parla con Bennett Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Naftali Bennett, che sempre nella giornata di oggi ha parlato a lungo anche con il presidente russo Vladimir Putin. Lo rende noto lo stesso Zelensky su Twitter. Sono state «convenute ulteriori azioni», aggiunge il presidente ucraino.

Ore 20.34 – Casa Bianca: Da Mosca nessun impegno in de-escalation «Non vediamo nessun impegno da parte di Vladimir Putin una de-escalation in Ucraina». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky in un briefing con la stampa rispondendo ad una domanda sui colloqui tra negoziatori russi e ucraini.

Ore 20.26 – Pfizer girerà proventi russi in aiuti umanitari a Kiev La casa farmaceutica Pfizer ha annunciato che continuerà la «somministrazione umanitaria» di medicinali in Russia ma che ne devolverà i proventi in aiuti umanitari per il popolo ucraino. Pfizer non ha seguito l'esempio di numerose imprese che hanno lasciato la Russia, come Coca-Cola e McDonald's, perché «smettere di fornire medicinali, inclusi quelli per le terapie contro il cancro o le infermità cardiovascolari, provocherebbe una sofferenza significativa ai pazienti e la possibile perdita di vite, in particolare tra i bambini e gli anziani». Tuttavia, la casa farmaceutica ha spiegato in una nota che girerà con effetto immediato i proventi della sua sussidiaria russa al sostegno umanitario del popolo ucraino. Pfizer tuttavia annullerà gli investimenti programmati in Russia.

Ore 20.24 – Usa: Preoccupa l'allineamento della Russia con la Cina Gli Stati Uniti sono preoccupati dall'allineamento della Russia con la Cina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando un funzionario dell'amministrazione Biden in merito all'incontro fra il consigliere alla Sicurezza Nazionale Jack Sullivan con il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. La discussione è state «intensa», e oltre all'Ucraina Sullivan e Yang hanno discusso di Corea del Nord e Taiwan.

Ore 20.20 – Russia decreta blocco export zucchero, grano e mais La Russia ha decretato il blocco delle esportazioni di zucchero bianco e grezzo fino al 31 agosto e del grano, segale, orzo e mais fino al 30 giugno. Il decreto è stato firmato dalla vice premier Victoria Abramchenko dopo la decisione presa nei giorni scorsi dal ministero dell'Industria.

Ore 20.20 – Cremlino: Nessuna richiesta per telefonata Putin-Zelensky La Russia non ha ancora ricevuto una richiesta per il presidente Vladimir Putin di partecipare a una colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo afferma il Cremlino, come riporta la Bbc. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in precedenza aveva affermato che un incontro tra i due leader non era stato escluso. Zelensky ha precedentemente chiesto colloqui individuali con Putin, sostenendo che sarebbe l'unico modo per porre fine alla guerra.

Ore 20.19 – Russia, attivista irrompe in studio Tg primo canale con cartello “Stop War” Una attivista ha fatto irruzione nello studio in cui veniva trasmesso in diretta il telegiornale delle nove del Primo canale della televisione di Stato russa con un cartello con la scritta: «Fermate la guerra. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo». Il Primo canale ha reso noto di aver aperto una inchiesta sull'incidente, ha reso noto la Tass.

Ore 20.17 – Viminale: “38.539 profughi accolti finora in Italia” Proseguono gli arrivi dei profughi in fuga dal conflitto in Ucraina. Secondo l'ultimo aggiornamento del Viminale, alle 8 di questa mattina erano 38.539 quelli accolti nel territorio nazionale: 19.566 donne, 3.373 uomini e 15.600 minori. Le principali città di destinazione dichiarate continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.

Ore 20.15 – Generale Graziano: “Presto 5 mila militari Ue, puntiamo a 60 mila” «La Ue dispone del potere politico ed economico, quello militare rappresenta un moltiplicatore di potenza». Lo ha detto il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare Ue nella puntata di Restart in onda stasera alle 23.30 su Rai2. «Tra poco verrà applicata la bussola strategica, la direttiva politica su come impostare la Difesa europea – ha continuato – La Ue si impegna a spendere di più e a realizzare per la prima volta una capacità di risposta rapida immediatamente disponibile. Sessantamila militari è l'ambizione massima ma adesso concretamente disporremo di cinquemila militari terra aria cielo. L'Europa deve raggiungere un'autonomia strategica». Secondo Graziano l'Europa risponde bene nell'emergenza, è più riluttante nelle situazioni di pianificazione. «In quattro ore ha deciso lo stanziamento di 500 milioni di euro in assistenza anche con armamenti letali per l'Ucraina, è stato un momento veramente storico, una decisione mai presa».

Ore 20.13 – A Poltava riprendono studi in dad per gli alunni «La guerra non deve fermare il futuro. Nella regione di Poltava gli alunni hanno ripreso lo studio in Dad ai quali si sono aggiunti 867 bambini evacuati da altre zone». Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è Dmytro Lunin, il governatore dell'amministrazione regionale di Poltava, situata nell'Ucraina centrale. Hanno ripreso lo studio anche gli studenti dell'università agraria di Poltava.

Ore 20.05 – Lagarde: “La Bce sosterrà gli ucraini e applicherà le sanzioni Ue" «Nella riunione odierna dell'Eurogruppo abbiamo discusso delle conseguenze economiche della violenta guerra in Ucraina, che è prima di tutto una tragedia umana. La Bce sostiene pienamente il popolo ucraino e applicherà le sanzioni decise dall'Ue e dai governi europei». Così la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, su Twitter.

Ore 20.00 – Kiev blocca tutti i prodotti editoriali russi L'Ucraina ha vietato l'importazione e la distribuzione di tutti i prodotti editoriali dal territorio russo. Lo ha riferito, secondo quanto riporta l'agenzia Unian, il Comitato di Stato per le trasmissioni televisive e radiofoniche ucraine.

Ore 19.50 – Ukrainska Pravda: “Ucciso il fisico sperimentale Vasyl Kladko” Le forze russe hanno ucciso a Vorzel, nella regione di Kiev, il fisico sperimentale e membro dell'Accademia nazionale delle scienze dell'Ucraina, Vasyl Kladko, 65 anni. Lo riferisce Ukrainska Pravda citando l'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina. Kladko era a Vorzel per portare la sua famiglia nella città. «Il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina riferisce con profonda tristezza che il 13 marzo di quest'anno a Vorzel, gli occupanti russi hanno barbaramente sparato a un notevole fisico sperimentale, capo a lungo termine del dipartimento e vicedirettore dell'Istituto V.E. Lashkarev di Fisica dei Semiconduttori dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina, vincitore del Premio di Stato dell'Ucraina nel campo della scienza e della tecnologia, Premio V.E. Lashkarev dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina, Professore, Membro corrispondente dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina Vasyl Petrovich Kladko».

Ore 19.45 – Dopo Putin, Bennett ha sentito Zelensky Dopo aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin, il premier israeliano Naftali Bennett ha sentito nuovamente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la stampa israeliana.

Ore 19.45 – Il sindaco di Kharkiv: distrutti 600 edifici e 50 scuole Circa 600 edifici residenziali sono stati distrutti a Kharkiv e non possono essere restaurati. È il bilancio fatto dal sindaco Igor Terekhov, secondo quanto riporta l'ufficio stampa del municipio cittadino citato dall'agenzia Interfax-Ukraine, in un incontro in videoconferenza con il sindaco di Chicago, Lori Lightfoot. I russi, secondo Terekhov, hanno bombardato circa 50 scuole e diverse strutture sanitarie, compresi reparti di maternità. La città nell'est del paese, seconda per numero di abitanti in Ucraina, è stata duramente colpita dai bombardamenti russi.

Ore 19.40 – La Tv russa mostra imbarcazioni ucraine disarmate e catturate La televisione di Stato russa mostra immagini di quelle che dice essere imbarcazioni della marina ucraina disarmate e catturate, nel porto di Berdyansk. Le motovedette Akkerman e Vyshhorod erano abbandonate insieme con un rimorchiatore chiamato Korets, riferisce la tv russa Zvezda, scrive la Bbc. Le forze russe hanno preso Berdyansk, sul Mare di Azov, due settimane fa. Si trova fra la Crimea e la città assediata di Mariupol.

Ore 19.20 – Pentagono: “Putin ha mosso tutte le forze armate a disposizione” Vladimir Putin ha «mosso tutto quello che aveva a disposizione» in Ucraina. Lo dicono fonti del Pentagono secondo le quale «il 100% delle forze ammassate sul confine ora sono in Ucraina». Le stesse fonti sottolineano poi, riporta la Cnn, che i russi, che «hanno molti più mezzi a disposizioni e fanno molte più sortite quotidiane» non avrebbero ancora raggiunto «il completo dominio del cielo».

Ore 19.06 – Cremlino: incontro Putin-Biden al momento non in discussione Non è in discussione l'ipotesi di un incontro fra Joe Biden e Vladimir Putin, ha reso noto il portavoce del Cremlino, Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass dopo che fonti giornalistiche negli Stati Uniti hanno anticipato la possibilità di un prossimo viaggio del Presidente americano in Europa.

Ore 19.05 – Kiev: danni in Ucraina per 120 miliardi di dollari I danni per l'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa si attestano a 120 miliardi di dollari. Lo rende noto il ministero dell'Economia ucraina secondo quanto riferisce The Kyiv Independent.

Ore 18.55 – Putin a Bennett: il raid su Donetsk è una “azione barbara” Nel corso del colloquio telefonico con il premier israeliano Naftali Bennett, il presidente russo Vladimir Putin ha denunciato la «barbara azione» compiuta dagli ucraini con il raid su Donetsk, nel quale sono morte 20 persone. Lo ha riferito il Cremlino, precisando che il colloquio è avvenuto su richiesta della parte israeliana. Putin ha accusato Kiev - che ha invece attribuito la responsabilità alle forze di Mosca - di aver usato «bombe a grappolo contro i civili». E poi il presidente russo «ha condiviso le sue valutazioni sul processo negoziale tra rappresentanti russi e ucraini, che si sta svolgendo in questi giorni in videoconferenza».

Ore 18.45 – Nuova telefonata Putin-Bennett Nuovo colloquio telefonico tra il premier israeliano Natftali Bennett ed il presidente russo Vladimir Putin per discutere della situazione in Ucraina Lo riferiscono fonti giornalistiche israeliane.

Ore 18.40 – Conclusi i colloqui Usa-Cina a Roma Si è concluso, dopo una maratona di quasi 8 ore, compresa una pausa, l'incontro tra il consigliere della Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan e il capo della diplomazia del partito comunista cinese, Yang Jiechi. Il colloquio tra i due, al Cavalieri Hotel di Roma, ha avuto inizio intorno alle 10.30 e dopo i colloqui non c'è stato nessun punto stampa. Alla fine del lungo colloquio, a porte chiuse, le due delegazioni hanno lasciato l'hotel mentre un folto gruppo di giornalisti italiani e stranieri li ha attesi a lungo davanti all'albergo. Domani mattina, alle 8.30, è previsto a Palazzo Chigi l'incontro tra Sullivan e Luigi Mattiolo, il consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Ore 18.35 – Giornalista britannico ferito da schegge alle gambe, è in terapia intensiva Un altro giornalista straniero è rimasto «gravemente ferito» mentre seguiva la guerra in Ucraina. Lo riporta l'agenzia Unian sottolineando che si tratta di un corrispondente britannico che ha riportato fratture da schegge ad entrambe le gambe. Secondo le informazioni, rese note dal procuratore generale Irina Venediktov su Facebook, il giornalista è attualmente in terapia intensiva sotto osservazione medica.

Ore 18.30 – Mosca: nessuna pietà per i mercenari stranieri Le truppe russe hanno identificato tutte le postazioni dei combattenti stranieri in Ucraina e gli attacchi continueranno «senza pietà». Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. «Conosciamo tutti i luoghi in cui si trovano i mercenari stranieri in Ucraina - ha precisato -. Continueranno a essere colpiti, come successo ieri nel villaggio di Starichi e nella base militare di Yavoriv. Non ci sarà pietà per i mercenari, non importa dove si trovino». «Alcuni paesi occidentali incoraggiano il coinvolgimento dei loro cittadini nell'azione militare contro le unità russe – ha aggiunto –. La responsabilità della loro morte sarà solo delle amministrazioni di questi paesi». 

Ore 18.30 – Usa a Cina: “Qualsiasi sostegno alla Russia avrà conseguenze” «Lo scopo dell'incontro di oggi era esprimere in modo molto chiaro a Pechino le nostre preoccupazioni rispetto a un suo coinvolgimento» nella guerra in Ucraina e ribadire alla Cina «che qualsiasi tipo di supporto a Mosca - militare o economico - comporterà delle implicazioni». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price a proposito dell'incontro a Roma tra il responsabile per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, e un alto rappresentante cinese. «Non entrerò più nei dettagli, lo farà la Casa Bianca più tardi», ha precisato.

Ore 18.25 – Media ucraini: colonna militare diretta verso il confine dalla Bielorussia In Bielorussia è stato avvistato un grande convoglio di equipaggiamenti militari in transito verso il confine con l'Ucraina. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian, citando un video di un testimone sul posto. «La colonna nemica dalla Bielorussia si sta avvicinando al confine ucraino», sottolineano i media ucraini precisando che «il filmato mostra camion militari e altri veicoli blindati. Davanti alla colonna c'è un veicolo contrassegnato dalla lettera V, che potrebbe indicare - prosegue - una sua affiliazione con le Forze Armate» russe.

Ore 18.20 – Difesa Usa: gli assalti della Russia sono in stallo «Quasi tutti» gli assalti della Russia in Ucraina «sono in stallo», incluso l'avanzata del famigerato convoglio nel nord del Paese di cui si parla da giorni. Lo ha detto un alto funzionario della Difesa Usa in un briefing con la stampa. La fonte ha precisato che anche gli assalti di Mosca alle città di Chernihiv e Kharkiv sono al momento fermi, aggiungendo che le forze russe hanno spostato una colonna di circa 30 veicoli verso la cittàò di Izium, presumibilmente per bloccare il flusso delle forze ucraine dalla parte occidentale del paese.

Ore 18.15 – Media: un jet dell’oligarca Abramovich arrivato a Tel Aviv e ripartito Un jet privato collegato a Roman Abramovich, l'oligarca russo sanzionato dall'Ue e dalla Gran Bretagna, è arrivato ieri all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv da dove è ripartito oggi. Lo riportano i media secondo cui il velivolo decollato da Mosca è atterrato ieri alle 21 di sera nello scalo israeliano. Oggi - secondo le stesse fonti - è partito sembra con destinazione Istanbul. Non è noto se a bordo ci sia lo stesso Abramovich - che ha passaporto anche israeliano e portoghese - o membri della sua famiglia. L'emittente Kan - citata dai media - ha segnalato che poco prima un pulmino aveva lasciato la villa di Abramovich, in un sobborgo residenziale di Tel Aviv, diretto all'aeroporto.

Ore 18.12 – Mosca: Colloqui con Kiev via video sono quotidiani I colloqui tra Russia e Ucraina per cercare di giungere a una soluzione negoziata del conflitto avvengono «ogni giorno, senza pause» in collegamento video. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Vladimir Medinsky, capo della delegazione di Mosca. «Questo formato consente di risparmiare molta energia e mezzi», ha detto Medinsky, «stiamo cercando di fare il nostro meglio per assicurare il raggiungimento degli obiettivi fissati da Vladimir Putin e per il bene del futuro pacifico della Russia».

Ore 18.00 – Usa: “Cina aperta a fornire appoggio militare alla Russia” Gli Stati Uniti hanno detto agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell'invasione in Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti.

Ore 17.59 – Mosca: Risponderemo a espulsione diplomatici da Slovacchia Mosca risponderà all'espulsione di tre diplomatici russi dalla Slovacchia. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo, rispondendo a una domanda dell'agenzia Ria Novosti. La Slovacchia poco fa ha annunciato l'espulsione di tre dipendenti dell'ambasciata russa nel Paese.

Ore 17.58 – Fonti Pentagono: Avanzata russa rimane in stallo «Rimane in una situazione di stallo» l'avanzata di «quasi tutte» le forze russe in Ucraina. E' quanto affermano fonti del Pentagono in un briefing, riportato dalla Cnn, in cui si precisa che le forze che si muovono verso Kiev, compreso l'ormai famigerato convoglio che arriva da nord, non hanno fatto progressi considerevoli durante il weekend, nonostante i tentativi di «far affluire le forze dietro gli elementi più avanzati». In stallo anche gli assalti alle città di Chernihiv e Kharkiv, con i russi che hanno spostato una forza con circa 50-60 veicoli blindati verso la cittadina di Izium, forse per bloccare il flusso delle forze ucraine che arrivano dall'ovest. Gli ucraini continuano ancora a difendere Mariupol, anche se la città martirizzata dagli attacchi russi rimane del tutto isolata. Secondo le fonti americane, i russi non sono riusciti ad avvicinarsi maggiormente a Mykolaiv, da dove, una volta conquistata, potrebbero muoversi verso Odessa o, a nord, verso Kiev.

Ore 17.57 – Mosca: Distrutto deposito munizioni vicino Kiev Le forze armate russe hanno distrutto un deposito di munizioni per lanciarazzi in uno stabilimento Antonov nei pressi di Kiev. Lo riferisce il portavoce della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov. «Le forze armate della Federazione Russa adotteranno misure tempestive per mettere fuori servizio le imprese dell'industria della difesa ucraina che producono, riparano e restaurano armi usate dai nazionalisti per commettere crimini di guerra», ha affermato Konashenkov, «chiediamo ai cittadini ucraini impiegati in queste imprese e ai residenti delle case vicine di lasciare le aree potenzialmente pericolose».

Ore 17.55 – Sindaco Kiev: “Fino a 1.500 persone ricevono assistenza da servizi sociali” «Oggi ho visitato uno dei dipartimenti di protezione sociale della capitale. In particolare, nel distretto di Pechersk. I dipendenti dei dipartimenti aiutano i cittadini di Kiev che fanno parte delle categorie vulnerabili. E insieme ai volontari forniscono cibo, cibo caldo, si prendono cura dei cittadini soli in casa». Lo afferma il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, oggi in visita nei dipartimenti di protezione sociale della capitale. «I centri di protezione sociale della capitale ricevono aiuti, prodotti e beni di prima necessità dal quartier generale umanitario istituito da Kiev – spiega Klitschko postando sul suo canale Telegram alcune immagini – E anche da volontari, con quantità non indifferenti. In media, fino a un migliaio e mezzo di persone ricevono assistenza dai servizi sociali in ogni distretto di Kiev», aggiunge il sindaco.

Ore 17.53 – Dombrovskis: “Continueremo con sanzioni a Russia” Oggi «decideremo il prossimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dovremo continuare questo lavoro se l'aggressione» all'Ucraina «continuerà». Lo dice il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis, a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles.

Ore 17,52 – Meta chiarisce: “Sui social no a post che chiedeono morte di Putin” Meta corregge il tiro sull'allentamento delle regole sull'hate speech in relazione al conflitto ucraino e chiarisce che è contro le regole per gli utenti di Facebook lanciare appelli e condividere post che chiedono «la morte di un capo di stato». Il riferimento in questo contesto è al presidente russo Vladimir Putin. La precisazione è contenuta in un post ai dipendenti rilasciato ieri del presidente Global Affairs di Meta Nick Clegg che chiarisce come, in relazione alla possibilità che la casa madre di Fb e Instagram ha deciso di lasciare agli utenti nell'ambito del conflitto ucraino di esprimere anche minacce di morte ai russi, «deve essere esplicitamente chiaro nelle regole che questo non deve mai essere interpretato come un condono della violenza contro i russi in generale». Nel post ai dipendenti Clegg ha aggiunto che la politica rivista si applica solo in Ucraina e «solo nel contesto di un discorso sull'invasione militare russa dell'Ucraina». La Russia nelle ultime due settimane proprio a causa di questa revisione della policy sui contenuti ha bloccato sia Facebook che Instagram.

Ore 17.51 – Sindaco Kharkiv: “Situazione complicata, morti e feriti” A Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina dopo Kiev per popolazione, «la situazione è complicata. Ci sono spari continui, Questa mattina hanno bombardato immobili civili nel centro: ci sono morti e feriti. Ciò che fa Russia è un genocidio del popolo ucraino». Ad affermarlo, sui canali tv ucraini, è Igor Terehov, sindaco di Kharkiv. «Stiamo riuscendo a mantenere stabile la situazione umanitaria: diamo il cibo anche caldo ai civili, distribuiamo medicinali anche insulina, nonostante gli spari riusciamo a portare in città aiuti umanitari dalle altre città e dall'estero. Stiamo spostando le persone dalle zone più colpite in quelle più sicure, facciamo tutto il possibile».

Ore 17.48 – Colpita torre tv a Rivne, 9 morti È di almeno 9 morti e 9 feriti il bilancio del raid russo condotto contro la torre tv a Rivne, nel nord-ovest dell'Ucraina. Lo ha comunicato il governatore dell'oblast di Rivne, Vitaliy Koval, citato dai media locali.

Ore 17.47 – Mosca: Zona uccisione giornalista controllata da Kiev La zona di Irpin, dove ieri è stato ucciso il giornalista americano Brent Renaud, «è controllata dalle truppe ucraine». Lo ha dichiarato il Vasily Nebenzya, l'ambasciatore russo all'Onu, come riporta Ria Novosti.

17.45 – L’Ucraina conferma la partecipazione all’Eurovision Song Contest di Torino L'Eurovision Song Contest in programma al Pala Alpitour di Torino dal 10 al 14 maggio quest'anno sarà incentrato sul tema della pace. L'Ucraina ha confermato la sua presenza, mentre la Russia è stata esclusa: le delegazioni in arrivo saranno quindi quaranta. Lo hanno annunciato gli executive producer di Eurovision Simona Martorelli, direttrice relazioni internazionali Rai, e Claudio Fasulo, vicedirettore di Rai1.

Ore 17.44 – Zelensky a Von Der Leyen: “Importante aumentare pressione sanzioni” «Ho discusso con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il sostegno per rispondere all'aggressione russa. Aumentare la pressione delle sanzioni sulla Russia è importante». Lo ha scritto in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha detto di «apprezzare la significativa assistenza finanziaria». L'Ucraina, ha concluso, «continua a muoversi verso l'adesione all'Ue».

Ore 17.42 – Mosca replica a Musk: “Troppo giovane per competere con Putin” Con i versi del poeta russo Aleksandr Puskin Mosca, per bocca di Dimitry Rogozin, direttore del programma spaziale russo (Roscosmos), ha replicato a Elon Musk. Il visionario della Silicon Valley e fondatore di Tesla e Space X su Twitter aveva sfidato a un combattimento Vladimir Putin, mettendo in palio l'Ucraina. «Tu, piccolo diavolo, sei ancora giovane», ha risposto Rogozin citando Puskin. «Sei debole per competere, sarebbe solo una perdita di tempo», ha aggiunto.

Ore 17.42 – Mosca: Oltre 248 mila persone evacuate in Russia Oltre 248 mila persone sono state evacuate dall'Ucraina in Russia dall'inizio dell'invasione. Lo ha riferito il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev. «Ieri ben 8.575 persone, tra cui 1.292 bambini, sono state evacuate dalle zone pericolose dell'Ucraina, cosi' come dalle repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk, senza la partecipazione dell'Ucraina», ha affermato Mizintsev, «in totale, 248.993 persone, tra cui 54.481 bambini, sono già stati evacuati dall'inizio dell'operazione militare speciale».

Ore 17.41 – Mosca: Sappiamo dove sono mercenari stranieri,li colpiremo «L'esercito russo conosce la localizzazione dei mercenari stranieri in Ucraina e condurrà raid chirurgici contro di loro». Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, dopo il bombardamento di ieri sulla base di Yavoriv, vicino al confine polacco, dove secondo i russi sono stati «eliminati mercenari stranieri».

Ore 17.40 – Costa: “35 mila profughi arrivati in Italia, 14 mila minori” «Ad oggi sono circa 35mila i profughi arrivati nel nostro paese; tra l'altro 14mila minorenni, 17mila donne. A tutti loro, offriamo assistenza sanitaria. Offriamo la vaccinazione per quanto riguarda il covid, ma non solo: diamo anche loro la possibilità di vaccinarsi contro il morbillo, contro la polio. Quindi diamo un'assistenza sanitaria completa». Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto a 'In viva voce' su Rai Radio1.

Ore 17.39 – Media: Nel porto di Berdyansk in arrivo navi russe Nel porto di Berdyansk, città portuale occupata a sud dell'Ucraina, tra Melitopl e Mariupol, stanno arrivando le navi russe. Lo riferisce un giornale locale ucraino

Ore 17.38 – Bridgestone annuncia uscita da mercato Russia Principale azienda pneumatici giapponese segue Toyota, Honda La giapponese Bridgestone sospenderà le operazioni in Russia a partire dal fine settimana e bloccherà tutte le esportazioni con effetto immediato, visto l'alto livello di incertezza a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. In un comunicato la principale azienda nipponica dei pneumatici, e numero due mondiale, ha detto che lo stabilimento di Ulyanovsk, nella Russia occidentale, cesserà di funzionare, così come verranno congelati gli investimenti finanziari nel Paese. La Russia contribuisce a circa il 2% del fatturato globale di Bridgestone, e la decisione dell'azienda segue gli analoghi provvedimenti presi dalle principali case auto giapponesi, tra cui Toyota e Honda, che, dopo aver chiuso le fabbriche, hanno deciso di non esportare più vetture e motociclette in Russia. Bridgestone ha inoltre detto che donerà un totale di 500 milioni di yen, l'equivalente di 3,8 milioni di euro, all'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, la Croce Rossa internazionale e altre agenzie umanitarie in Ucraina.

Ore 17.37 – Appello a Croce Rossa, Onu e Osce per istituire osservatori internazionali L'Ucraina ha invitato l'Onu, il Comitato internazionale della Croce Rossa e l'Osce a istituire un gruppo speciale di osservatori internazionali, per monitorare la sicurezza della fornitura di aiuti umanitari alle regioni colpite dell'Ucraina in base ad accordi precedentemente raggiunti con la Russia. Lo riporta l'agenzia di notizie Interfax. «Anche il fatto che i convogli si muovano sotto il patronato della Croce Rossa non impedisce all'esercito russo di bombardare. Chiediamo ancora una volta alle organizzazioni internazionali di monitorare la situazione, facilitare il dialogo con la Russia e contrastare la manipolazione e la terribile propaganda della Federazione Russa», ha affermato Olga Stefanishina, vice premier per l'integrazione europea ed euroatlantica.

Ore 17.31 – Eurogruppo: Pronti a modificare politiche fiscali «L'impatto economico della guerra della Russia contro l'Ucraina deve ancora essere determinato e si aggiunge ai rischi derivanti dai continui problemi della catena di approvvigionamento, dall'aumento dei prezzi dell'energia e dall'inflazione che rimane elevata più a lungo del previsto. Continuiamo il nostro forte coordinamento della politica fiscale nell’area dell'euro per resistere ai crescenti rischi e incertezze e all'impatto sulla nostra economia». È quanto si legge nella dichiarazione dell'Eurogruppo. «Le nostre politiche fiscali devono rimanere agili e flessibili e siamo pronti ad adeguare la nostra posizione politica alle mutevoli circostanze, se necessario», assicurano i ministri delle Finanze dell'Eurozona.

Ore 17.28 – Negoziati in videoconferenza riprendono domani alle 10.30 ora di Kiev Le delegazioni ucraine e russe riprenderanno i negoziati in video conferenza domani alle 10.30 ora di Kiev. Lo riferisce il consigliere del ministro dell'interno, Anton Gerashchenko citando il membro della delegazione David Arakhamia.

Ore 17.27 – A Berdyansk russi intimidiscono i giornalisti e costringono a propaganda I russi stanno imponendo un regime di terrore e censura nei territori occupati in Ucraina. «A Berdyansk le forze russe stanno intimidendo i giornalisti». Secondo l'Amministrazione regionale di Zaporizhia, gli occupanti hanno trascritto gli indirizzi dei giornalisti e dei loro parenti a Berdyansk. E li hanno forzati a lavorare per la propaganda russa. Minacciano i loro bambini, genitori, e mogli. Stanno tentando di imporre un regime intimidatorio tipicamente russo e di deprivare le città conquistate della libertà di parola.

Ore 17.25 – Media: Russi fanno esplodere munizioni a centrale nucleare, vicino all'Unità 1 dell'impianto di Zaporizhzhya Le forze russe hanno fatto saltare in aria delle munizioni vicino all'Unità G1 della centrale nucleare di Zaporizhzhya che avevano sequestrato. Lo ha riferito il servizio stampa di Energoatom, l'azienda ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese. L'esplosione – riferiscono i media ucraini – è avvenuta nel sito della centrale nucleare, ha precisato la società.

Ore 17.22 – Onu: “Ipotesi guerra nucleare nel regno del possibile” «La prospettiva di un conflitto nucleare, una volta impensabile, è tornata ora nel regno del possibile». È l'allarme lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, annunciando la donazione di altri 40 milioni di dollari da impiegare in aiuti all'Ucraina invasa dalle forze russe. Il capo del Palazzo di Vetro ha lanciato un appello per «un’immediata cessazione delle ostilità» e «seri negoziati basati sui principi della Carta Onu e del diritto internazionale».

Ore 17.19 – Allarme aereo a Nikolaev e Cherniv  Nelle città di Nikolaev e di Cherniv è appena scattato l'allarme aereo, con l'esortazione ai cittadini a recarsi immediatamente nei rifugi. Lo comunica il sito informativo ucraino Ucraine Now.

Ore 17.19 – Scholz: “Putin fermi la guerra adesso” Il presidente russo Vladimir Putin «fermi la guerra» adesso contro l'Ucraina. Lo ha chiesto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo un incontro ad Ankara con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Ore 17.18 – Ue include Roman Abramovich in lista sanzionati L'Ue sta approvando una nuova raffica di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina che allungherà la lista dei soggetti colpiti per includere più oligarchi vicini al presidente Vladimir Putin, tra i quali il noto imprenditore Roman Abramovich, secondo quanto ha appreso EuropaPress da fonti europee. Le misure verranno approvate questa sera, quando terminerà la procedura scritta. Le sanzioni europee per l'invasione dell'Ucraina colpiscono già 862 persone e 53 società, Putin incluso, e da questo pomeriggio Abramovich non potrà entrare nell'Ue e si vedrà congelare gli asset detenuti nell'Unione. L'Ue punta anche ad isolare commercialmente Mosca: altre restrizioni comprendono il ritiro dei benefici di cui gode in ambito Wto, oltre alla sospensione del Paese dal Fmi e dalla Banca Mondiale.

Ore 17.16- Guterres: “Stop a ostilità e negoziati seri” «L'Ucraina è in fiamme e viene decimata davanti agli occhi del mondo. Questa tragedia deve finire. Abbiamo bisogno di una cessazione immediata delle ostilità e di negoziati seri basati sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale». Lo ha dichiarato in un tweet in segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.

Ore 17.15 – Onu: Almeno 636 civili uccisi da inizio invasione, tra loro 46 bambini e adolescenti Sono almeno 636 i civili ucraini uccisi dall'inizio dell'invasione russa, secondo un bilancio fornito dall'Ufficio per gli affari umanitari dell'Onu (Ohchr) alla Cnn. Tra le vittime figurano 46 minorenni, bambini o adolescenti. Altri 1.125 risultano feriti. Il bilancio, aggiornato alla mezzanotte scorsa, riguarda solo le vittime accertate, ma è probabile che il bilancio reale sia notevolmente più pesante.

Ore 17.10 – Mosca: Rispettiamo rigorosamente tregua temporanea Le forze armate russe stanno osservando rigorosamente il cessate il fuoco temporaneo in Ucraina, ha affermato il ministero della Difesa russo. «Il cessate il fuoco temporaneo è rigorosamente rispettato dalle forze armate russe», ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale, Mikhail Mizintsev, in una conferenza stampa. Le autorità ucraine hanno concordato solo tre dei dieci corridoi umanitari proposti dalla Russia, ha affermato. «Ancora una volta, non c'è alcun passaggio umanitario verso la Federazione russa», ha detto.

Ore 17.09 – Premier Lituania: “Ucraina ha diritto a aderire a Ue come nessun altro” «Nessun Paese, come l'Ucraina, ha pagato un prezzo così alto per il suo desiderio di far parte della famiglia europea. Pertanto, riteniamo che l'Ucraina si sia guadagnata lo status di paese candidato». Lo afferma il premier del governo della Lituania, Ingrida Simonyte. «È nostro obbligo morale nei confronti del popolo ucraino», ha aggiunto il premier

Ore 17.03 – Guterres: “Su no fly zone bisogna essere prudenti” La no-fly zone è una questione che è stata «analizzata da diversi paesi, che sostengono comporti il rischio di escalation che potrebbe creare un conflitto globale». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda dei giornalisti, precisando che «bisogna essere prudenti» anche se capisce l'appello delle autorità ucraine.

Ore 17.01 – Medici Usa allestiscono ospedale da campo a Leopoli I medici americani hanno allestito un ospedale da campo vicino a Leopoli, «dove forniranno assistenza medica gratuita a tutti quelli che ne avranno bisogno durante la guerra». Lo ha annunciato – riportano i media ucraini – il capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytskyi.

Ore 16.56 – Kiev: Morti oltre 12 mila soldati russi, distrutti 389 carri armati, 77 aerei Secondo quanto si apprende dal General directorate of military cooperation of the armed forces of Ukraine, la stima di perdite totali del nemico dal 24 febbraio ad oggi alle 6 del mattino è la seguente: Arei 77; elicotteri, 90; corazzate 1249; carri armati 389; sistemi di artiglieria, 150; sistemi di difesa aerea, 34; lanciarazzi Mlrs 64; veicoli 617; serbatoi di carburante, 60; Uav (aeromobili a pilotaggio remoto) di livello operativo e tattico, 8; navi, 3; personale oltre 12mila. I dati non sono definitivi per l'intensità delle azioni di combattimento.

Ore 16.54 – Allarme Onu su «uragano di carestie» nel mondo Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha messo in guardia dalle ripercussioni della guerra in Ucraina, che rischiano di tradursi in «un uragano di carestie» in numerosi Paesi. «L'Ucraina è in fiamme» e «il Paese viene massacrato sotto gli occhi del mondo», ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. «Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un uragano di carestie e un collasso del sistema alimentare mondiale». A causa del blocco dei prodotti agricoli in Ucraina e Russia, la guerra colpirà «più duramente i più poveri» con conseguenze sulla stabilita' politica del mondo intero. I prezzi dei cereali hanno già superato quelli dell'inizio della Primavera araba e dei moti 2007-2008 e l'indice mondiale dei prezzi delle derrate alimentari stilato dalla Fao è ai massimi storici. Complessivamente, «45 Paesi africani e i Paesi meno avanzati importano almeno un terzo del loro grano dall'Ucraina o dalla Russia, e 18 di questi ne importano almeno la metà, tra cui Burkina Faso, Egitto, Repubblica democratica del Congo, Libano, Libia, Somalia, Sudan e Yemen» ha ricordato Guterres.

Ore 16.53 – Primo ministro ucraino ribadisce: “No fly zone a difesa Europa” Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, nel suo intervento al Consiglio d'Europa ha ribadito la richiesta di una no fly zone sull'Ucraina, «per difendere tutta l'Europa». Lo riferisce il Guardian.

Ore 16.51 – Kiev, forze russe distruggono le macchine agricole Le forze russe hanno preso di mira le macchine agricole per minare la sicurezza alimentare in Ucraina e nel mondo. Lo ha riferito la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian. «Gli occupanti stanno deliberatamente distruggendo le macchine agricole», si legge nella nota in cui si citano episodi nelle regioni di Kiev, Zaporizhia e Chernihiv, oltre che in alcuni distretti di Kherson e Kharkiv. Le macchine agricole vengono inoltre requisite in massa «dagli invasori per lavori di ingegneria, costruzione di fortificazioni e per essere utilizzate come trattori per veicoli blindati».

Ore 16.50 – Jill Biden: “Ho il cuore spezzato per bambini e madri” «I video dall'Ucraina mi hanno spezzato il cuore. Bambini malati in fuga su convogli sanitari improvvisati, l'impensabile bombardamento su un ospedale pediatrico, genitori che piangono sui cadaveri dei loro figli in strada. Un'insensatezza assurda». Lo ha detto la First Lady americana Jill Biden intervenendo al dipartimento agli International Women of Courage Awards 2022. «Non ci può essere vera democrazia, nessuna vera prosperità, senza le voci delle donne», ha sottolineato Biden che dovrebbe parlare con la first lady polacca Agata Kornhauser-Duda nei prossimi giorni in vista di una missione in Europa.

Ore 16.49 – Mosca: Cooperazione con Iran nonostante sanzioni Occidente Le sanzioni «illegali» dell'Occidente contro Mosca, «non impediranno» alla Russia di lavorare per il «rafforzamento dell'intero complesso del multiforme partenariato con l'Iran». A dichiararlo è stato il ministero degli Esteri russo, nella nota in cui annuncia i temi in agenda dell'incontro di domani, a Mosca, tra il ministri degli Esteri, Serghei Lavrov, e l'omologo iraniano, Hossein Amirabdollahian, che avrà al centro il dossier dei negoziati per il ripristino dell'accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa). «I ministri presteranno particolare attenzione alla situazione relativa al Jcpoa nel contesto dei colloqui finali a Vienna», si legge in un comunicato. L'incontro «toccherà l'attuale situazione in Ucraina nel contesto dell'operazione militare speciale delle forze armate della Federazione russa», continua la nota. «Intendiamo espandere ulteriormente i legami reciprocamente vantaggiosi con l'Iran nell'interesse della stabilita' regionale e della sicurezza internazionale», assicura Mosca. Intendiamo «rafforzare le tendenze positive in tutti i settori della cooperazione russo-iraniana», sottolinea il ministero, «passi ostili da parte dei Paesi occidentali riguardo all'imposizione di misure restrittive illegali contro il nostro Paese non impediranno alla Russia di lavorare per il progressivo rafforzamento dell'intero complesso del multiforme partenariato con l'Iran», ha ammonito il ministero degli Esteri russo. La situazione nel Mar Caspio, in Afghanistan, in Transcaucasia, nella zona del Golfo Persico, nello Yemen e in generale in Medio Oriente, saranno altri temi in agenda.

Ore 16.48 – Gb aumenterà investimenti oil&gas in Mare del Nord Il primo ministro britannico Boris Johnson e i vertici delle compagnie petrolifere e del gas hanno parlato dell'aumento degli investimenti nel Mare del Nord e dell'aumento delle forniture di gas nazionale. Lo ha affermato un portavoce di Downing Street. «Il primo ministro e gli amministratori delegati hanno discusso dell'aumento degli investimenti nell'industria petrolifera e del gas del Mare del Nord e dell'aumento della fornitura di gas nazionale. Tra i punti affrontati le modalità per rimuovere gli ostacoli che gli investitori e gli operatori devono affrontare aiutando i progetti a diventare affettivi più rapidamente». La decisione avviene alla luce dello stop all'import di idrocarburi dalla Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina. La scorsa settimana, la compagnia petrolifera Shell, quotata a Londra, ha smesso di acquistare greggio russo, mentre BP ha abbandonato la sua partecipazione nel colosso petrolifero russo Rosneft.

Ore 16.43 – Proseguono a Roma colloqui Sullivan-Yang Proseguono i colloqui a Roma tra il consigliere per la Sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan, e il direttore della Commissione Affari Esteri cinese Yang Jiechi. I due alti esponenti sono all'hotel Hilton Cavalieri con lo sguardo rivolto a Est, verso l'Ucraina dove si combatte contro l'invasione russa. L'intenzione del capo della diplomazia americana è sottolineare a Pechino quanto gli costerebbe andare in soccorso alla Russia, nel mirino di dure sanzioni occidentali per la campagna militare lanciata contro il vicino oltre due settimane fa.

Ore 16.38 – Kiev: Russi impediscono aiuti Mariupol, Mosca smentisce I bombardamenti delle forze russe stanno ancora impedendo la consegna di aiuti umanitari alla città portuale di Mariupol. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk, sconco cui un convoglio ha cercato invano di raggiungere la città assediata per fornire aiuti e aiuto evacuare donne e bambini. Diversi civili pero' intanto sono riusciti a scappare attraverso il corridoio umanitario sbloccato dai russi. Da Mosca, invece, il ministero della Difesa ha fatto sapere che il primo carico di aiuti umanitari a Mariupol è stato consegnato.

Ore 16.36 – Kiev chiede l'espulsione della Russia dal Consiglio d'Europa L'Ucraina ha chiesto oggi l'espulsione immediata della Russia dal Consiglio d'Europa. La richiesta è stata avanzata dal primo ministro di Kiev Denis Smihal. Mosca è già stata sospesa dalla partecipazione dei principali organismi dell'istituzione paneuropea che ha sede a Strasburgo.

Ore 16.33 – Fmi: Profonda recessione Ucraina, massiccio shock economico L'invasione della Russia ha alterato «in modo significativo l'outlook dell'Ucraina. Una profonda recessione e ampi costi di ricostruzione sono attesi». Lo afferma il Fmi, sottolineando che Kiev si trova davanti a un «massiccio shock umanitario ed economico» con un pil atteso in calo quest'anno del 10% quest'anno. «I rischi al ribasso sono molti alti», aggiunge il Fondo.

Ore 16.33 – Lindner: “Stop gas russo? Bisogna sapere ciò che si fa” Per ostacolare la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina «tutte le opzioni sono sul tavolo, ma dobbiamo valutare seriamente quali mezzi mettono pressione su Vladimir Putin e quali potrebbero danneggiare di più noi stessi. Bisogna sapere che cosa si sta facendo e quali sono le conseguenze nel medio e nel lungo termine». Lo sottolinea il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles. «Nella mia prospettiva, un divieto» di esportazione degli idrocarburi russi nell'Ue, continua Lindner, «non avrebbe l'effetto in Ucraina che tutti spereremmo avesse. Per questo ricordo che il presidente Usa ha menzionato che non si aspettava che l'Ue agisse nello stesso modo. Questo porta ad un approccio differenziato riguardo alle importazioni" di idrocarburi "tra Usa e Ue».

Ore 16.32 – Media: Casa Bianca valuta viaggio Biden in Europa La Casa Bianca sta discutendo la possibilità di un viaggio in Europa nelle prossime settimane. Lo riporta Nbc citando alcune fonti.

Ore 16.31 – Sindaci Varsavia e Cracovia: “Situazione sempre più difficile” La situazione diventa «ogni giorno più difficile» nelle maggiori città della Polonia, dove confluisce la maggior parte dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina: 300mila persone hanno raggiunto Varsavia, ha scritto su Twitter il sindaco della capitale, Rafał Trzaskowski, assicurando che la città continuerà ad accogliere e proteggere i profughi ma chiedendo al tempo stesso aiuto e sostegno per farlo. I rifugiati che arrivano nella capitale polacca vengono alloggiati principalmente all'interno di residenze private e in due grandi palazzetti dello sport. Ora vengono esposti cartelli nelle stazioni ferroviarie centrali di Varsavia per indirizzare chi arriva verso altre zone della Polonia, riporta il Guardian. «Le grandi città in Polonia sono già sovraffollate», dice un cartello, «non abbiate paura di andare nelle città più piccole: sono tranquille, c'è cibo e infrastrutture adatte». Analoga la situazione a Cracovia, dove il sindaco Jacek Majchrowski parla di una città vicina al massimo delle sue capacità, con 100mila persone arrivate nelle ultime due settimane. «Cracovia sta piano piano perdendo la possibilità di ospitare nuove ondate di profughi», ha spiegato, precisando che ormai vengono offerte possibilità di alloggio e aiuto intorno alla città. Secondo le autorità polacche sono circa 1,8 milioni i rifugiati ucraini giunti in Polonia dall'inizio dell'offensiva russa. Funzionari della Guardia di frontiera polacca hanno reso noto questa mattina che nella sola giornata di ieri circa 82.100 persone avevano attraversato il confine, portando il numero totale degli arrivi a 1,76 milioni. Altri 18.400 ucraini sono entrati tra la mezzanotte e le 7 di questa mattina. Non si conosce ufficialmente il numero dei rifugiati rimasti nel paese e di quelli che hanno proseguito per altri stati.

Ore 16.30 – Di Maio: “Catasfrofe umanitaria, migliaia di morti” In Ucraina «stiamo assistendo ad una catastrofe umanitaria, con migliaia di morti». Lo ha detto dalla Romania il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Ore 16.29 – Guardia nazionale russa: “Guerra più lenta del previsto” Uno dei più stretti alleati del presidente Vladimir Putin, il capo della Guardia nazionale Viktor Zolotov, ha ammesso pubblicamente che l'operazione militare russa in Ucraina non è andata così rapidamente come previsto dal Cremlino. «Vorrei dire che sì, non tutto sta andando veloce come vorremmo», ha dichiarato Zolotov, come riferisce il Guardian, parlando ieri a una funzione religiosa guidata dal patriarca di Mosca Kirill. «Stiamo perseguendo i nostri obiettivi passo per passo», ha aggiunto, dando la colpa del passo lento dell'operazione a quelle che ha definito le forze ucraine di estrema destra che usano i civili come scudi umani.

Ore 16.25 – Meloni: “Ue dovrebbe esistere su grandi questioni, purtroppo resta gigante burocratico” «È in queste grandi questioni che l'Europa dovrebbe esistere. Purtroppo resta solo un gigante burocratico che ci dice cosa dobbiamo mangiare e quali parole possiamo ancora utilizzare». Lo scrive Giorgia Meloni su Twitter.

Ore 16.24 – Vice ministro salute ucraino: “In corso un genocidio, attacco all’Europa” «In Ucraina sono in corso una guerra contro i civili ed un genocidio. Quello russo è un attacco al nostro paese, all'intero mondo civilizzato ed all'Europa. I bombardamenti di ieri, a pochi chilometri dal confine con la Polonia, ne sono la testimonianza». Iryna Mykychak, vice ministro della Salute in Ucraina, conversando con l'Adnkronos si appella alla comunità internazionale ed all'Italia: «Oltre alle vittime del fuoco nemico, gli attacchi privano intere comunità di assistenza sanitaria mettendo a rischio la vita delle persone, feriti, malati gravi, pazienti cronici ed oncologici...Si faccia il possibile per fermare questa guerra. Ringraziamo per tutto l'aiuto che arriva dall'Italia e dagli altri paesi. E per l'accoglienza offerta agli ucraini sfollati dal Paese». «Abbiamo bisogno di aiuto. Qui non è in gioco la qualità dell'assistenza sanitaria ma la possibilità di accedervi a partire da alcune aree del paese rase al suolo o continuamente sotto il fuoco nemico. Ospedali, ambulanze, infrastrutture civili sono state bombardate, danneggiate o distrutte perché i russi vogliono distruggere i servizi pubblici del Paese. Il nostro network ospedaliero reagisce, lavorando giorno e notte senza sosta. Anche i centri clinici nelle retrovie, in aree più sicure, intervengono mandando al fronte le loro equipe sanitarie. Ma sono in perenne stato di allarme a causa delle sirene e della necessità di spostarsi con i pazienti nei bunker. La mobilitazione è generale». Iryna Mykychak entra nello specifico di una «situazione drammatica soprattutto nei territori occupati: Stiamo tentando di fare evacuare attraverso i corridoi umanitari più persone possibile. A partire dai malati cronici, che lì non possono essere adeguatamente curati; tentiamo di trasportare via tutti in treno, macchina...Ma vorrei precisare che anche nelle zone occupate gli ospedali funzionano, i medici tentano di fare il possibile. Si sono mobilitati ospedalieri, professori universitari e studenti di medicina, volontari...una cordata internazionale è scesa in campo». «Ci sono tuttavia tante città, come Mariupol, dove non abbiamo accesso ed è impossibile usare i corridoi. Lì la catastrofe umanitaria è immensa. Per le vittime dei bombardamenti, per i pazienti cronici ad esempio in emodialisi o oncologici, che rischiano di morire se non sostenuti da cure. È indispensabile – prega – chiudere il cielo dell'Ucraina o aumenterà il numero delle persone che devono lasciare il Paese, fermo restando che siamo ovviamente grati ai paesi ospitanti».

Ore 16.23 – Kiev: “Fermare guerra prima che Europa sia in fiamme” «È arrivato il momento di fermare questa invsione, prima che l'Europa sia in fiamme». Lo ha detto il premier ucraino, Denys Smihal, in un breve intervento in video al Consiglio d'Europa. Inizialmente era previsto l'intervento del presidente ucraino Zelensky.

Ore 16.21 – Russia potrebbe vietare export grano fino al 30 giugno La Russia potrebbe vietare le esportazioni di grano, segale, orzo e mais dal 15 marzo al 30 giugno. Lo ha affermato il ministero dell'Agricoltura di Mosca. «Il ministero dell'Agricoltura, insieme al ministero dell'Industria e del Commercio, ha redatto un decreto che prevede il divieto temporaneo dell'esportazione di colture di cereali di base dal 15 marzo al 30 giugno dell'anno in corso», ha annunciato l'ufficio stampa del dicastero.

Ore 16.20 – Sul bombardamento del palazzo di Obolon a Kiev avviata una indagine Sul bombardamento del grattacielo a Obolon, quartiere di Kiev, comunicata stamani dal sindaco della capitale Vitali Klitschko è stata avviata un'indagine. Lo riporta il sito informativo Kyiv Operative. Sotto la guida procedurale dell'ufficio del procuratore distrettuale di Obolon di Kiev, spiega il canale di news ucraino, è stata avviata un'indagine sulle violazioni delle leggi e dei costumi di guerra, combinate con l'omicidio premeditato (parte 2 dell'articolo 438 del codice penale ucraino). È stato stabilito che oggi, 14 marzo 2022, verso le 5 del mattino, le forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico contro una zona residenziale di Kiev. La granata ha colpito un edificio residenziale di nove piani a Obolon. Diversi piani sono stati parzialmente distrutti, gli appartamenti hanno preso fuoco. Secondo i dati preliminari, una persona è morta e altre dieci sono rimaste ferite. Il lavoro di ricerca continua, ma è ancora da chiarire la stima precisa dei morti e dei feriti.

Ore 16.18 – Saras, Moratti: “Stop a import petrolio da Russia” Con la guerra in Ucraina «si è venuta a creare una forte turbolenza sui mercati petroliferi sia del grezzo sia dei prodotti perché, sebbene il settore non sia per ora soggetto a sanzioni, vi è sul il mercato una diffusa riluttanza da parte di molti Paesi occidentali a far ricorso ad esportazioni russe. Noi stessi per il momento abbiamo scelto, con sacrifici importanti, di non rivolgerci più a tale mercato». Lo afferma Massimo Moratti, presidente di Saras, commentando i risultati del 2021. Saras «in generale, per motivi tecnico-economici, ha sempre usato poco grezzo russo. Tuttavia, la contemporanea scomparsa dal mercato di questa qualità di crudi, unita all'embargo di fatto sull'Iran e al recente blocco delle esportazioni dal nord dell'Iraq e, non ultimo, il probabile blocco e rallentamento generale delle esportazioni dal Mar Nero, sta creando una mancanza molto forte di petrolio grezzo ma anche di prodotti finiti».

Ore 16.17 – Kuleba: “Cavusogli mi ha informato su iniziativa turca” Il «mio amico turco» Mevlut Cavusoglu «mi ha informato sugli sforzi in corso della Turchia per mettere fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, annunciando di aver avuto un colloquio con il suo omologo turco. «Abbiamo concordato di continuare a coordinare i nostri passi per ristabilire la pace in Ucraina. Grato alla Turchia per la sua solidarietà in questo momento difficile», ha aggiunto Kuleba su Twitter.

Ore 16.15 – Terminati colloqui Kiev-Mosca, riprendono domani per «chiarimenti delle singole definizioni» Sono terminati i colloqui di oggi tra le delegazioni ucraine e russe in video-conferenza. I negoziati riprenderanno domani, dopo una «pausa tecnica». «La pausa tecnica» dei colloqui è stata decisa per svolgere «lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro» e avere «chiarimenti delle singole definizioni. I negoziati continuano...», ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore con Mosca.

Ore 16.13 – Lindner, aperti a sanzioni più dure contro Mosca: “Vogliamo massima pressione su Putin, isolare Russia” «La posizione della Germania» sulle sanzioni contro Mosca «è chiara: vogliamo la massima pressione su Putin. Vogliamo isolare la Russia politicamente, finanziariamente ed economicamente. Siamo aperti a un ulteriore inasprimento delle sanzioni». Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindnder, arrivando all'Eurogruppo. «Dobbiamo discutere insieme come possiamo ridurre l'impatto economico negativo sulla nostra popolazione e sulla nostra economia», ha evidenziato.

Ore 16.13 – Vicesindaco Mariupol: “Abbiamo bisogno di ogni tipo di aiuto, oltre 2.500 morti” «Con 2.560 civili morti e dopo 100 attacchi aerei, la nostra città è diventata il simbolo del martirio di questa guerra. Da qui non si può uscire. Abbiamo bisogno di ogni tipo di aiuto». Lo ha detto il vicesindaco di Mariupol, Sergiy Orlov, in un confronto via zoom con il sindaco di Firenze, nella sua veste di presidente di Eurocities. È stato «un confronto drammatico», ha commentato Nardella. «Le città dell'est Europa sono le più esposte all'emergenza umanitaria – ha commentato tra l'altro Nardella – Eurocities garantisce ogni supporto per creare una rete europea di solidarietà di tutte le città europee per accogliere i rifugiati ucraini».

Ore 16.13 – A Dergachi bombarda casa privata, muore ragazza di 15 anni A Dergachi, nella regione di Kharkiv, i russi avrebbero bombardato un'abitazione privata, provocando la morte di una ragazza di 15 anni. Lo riferisce il canale informativo Ucraine Now, spiegando che la giovane si era spostata in un'altra stanza della casa per recuperare dei giocattoli per i bambini più piccoli presenti nell'abitazione. Secondo quanto riferisce il sito di news ucraino, i genitori della ragazza e due bambini che erano in casa sarebbero rimasti illesi.

Ore 16.12 – Kiev nega responsabilità a Donetsk, è missile russo L'Ucraina ha negato di essere responsabile del missile che oggi ha ucciso 20 civili e ferito altri 28 a Donetsk, nella zona dell'Ucraina orientale controllata dai separatisti filo-russi. «È chiaramente un missile russo o un'altra munizione, non ha neanche senso parlarne», ha affermato il portavoce militare di Kiev, Leonid Matyukhin, citato da SkyNews.

Ore 16.09 – Biden: “Lavoriamo con alleati per aiutare Kiev a difendersi” «Stiamo continuando la stretta collaborazione con alleati e partner per assicurarci che il popolo ucraino possa difendere la propria nazione». Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden sottolineando che «gli Stati Uniti hanno stanziato nell'ultimo anno oltre 1,2 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza all'Ucraina».

Ore 16.08 – Wti scende sotto quota 100 dollari al barile Il prezzo del petrolio arretra ancora dopo l'apertura a New York, con gli investitori che guardano ai negoziati tra Ucraina e Russia, ma anche al lockdown imposto a Shenzhen, hub tecnologico nel sud della Cina, che rischia di paralizzare le catene di approvvigionamento globale. I contratti Wti sono scesi sotto i 100 dollari al barile toccando un minimo di 99,83 dollari, in calo del 9%.

Ore 15.58 – Arrivato a Mariupol primo carico di aiuti umanitari Il primo carico di aiuti umanitari con 450 tonnellate di medicinali, beni di prima necessità e cibo, compresi alimenti per l'infanzia, è arrivato a Mariupol. Lo riporta Ria Novosti.

Ore 15.54 – Sindaco Klicko: “Orchi stanno cercando di distruggere la città, un morto e sei feriti” «Gli orchi stanno cercando di distruggere la nostra città e uccidere la gente pacifica di Kiev. Una persona è stata uccisa e sei sono rimaste ferite». Lo ha reso noto il sindaco Vitalij Klyčko, postando sul suo canale Telegram un video delle conseguenze dei bombardamenti.

Ore 15.53 – Germania: verso acquisto F-35 Usa in sostituzione bombardieri Tornado La Germania ha riferito che acquisterà caccia F-35A Lightning II di fabbricazione statunitense in grado di trasportare armi nucleari per sostituire alcuni dei suoi vecchi bombardieri Tornado. Annunciando la decisione, la ministra della Difesa, Christine Lambrecht, ha riferito anche che Berlino aggiornerà i suoi caccia Eurofighter Typhoon dotandoli di sistemi di guerra elettronica. L'Eurofighter sarà sostituito dal 2040 con il Future Combat Air System, o Fcas, sviluppato congiuntamente con Francia e Spagna. Il comandante dell'aviazione tedesca, Ingo Gerhartz, ha affermato che l'attuale guerra in Ucraina ha reso necessario optare per gli F-35 della Lockheed Martin. In precedenza, il governo aveva preso in considerazione la possibilità di sostituire i Tornado della Luftwaffe con un mix di diversi aerei di fabbricazione americana ed europea.

Ore 15.48 – Kamala Harris: “In Polonia con Trudeau per discutere la nostra risposta all’invasione russa” «In Polonia ho incontrato il primo ministro canadese Justin Trudeau per discutere la nostra risposta unita all'invasione russa dell'Ucraina. La nostra risposta coordinata, dalle sanzioni ad altre misure economiche, è radicata nel nostro impegno comune a sostenere il popolo ucraino». Lo ha scritto su Twitter la vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris.

Ore 15.44 – Elon Musk sfida Putin a duello: “In gioco il paese” Elon Musk, fondatore e ceo di Tesla, ha sfidato il presidente russo, Vladimir Putin, «a duello», aggiungendo che la posta in gioco è «l’Ucraina». La curiosa proposta è stata avanzata dal miliardario con un tweet in cui le parole “Vladimir Putin” sono state scritte in russo. «Con la presente sfido Vladimir Putin a duello», scrive Musk aggiungendo poi in un altro tweet, riferito sempre al leader russo: «Sei d'accordo con questa lotta?».

Ore 15.40 – Ripresi i colloqui Usa – Cina La delegazione cinese è tornata dopo un'ora e mezza di pausa all'hotel Cavalieri Waldorf Astoria a Roma per riprendere i colloqui sull'invasione russa dell'Ucraina. Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan e il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi sono tornati quindi a sedersi al tavolo dei negoziati. 

Ore 15.30 – Von der Leyen su quarto pacchetto sanzioni Von der Layen sente Zelensky su quarto pacchetto sanzioni previsto per la Russia di Vladimir Putin. «La guerra di Putin sta diventando ogni giorno più brutale. Ho appena informato il Presidente Zelensky del 4° pacchetto di sanzioni. L'Ue è con il popolo ucraino. Li sosteniamo con un pacchetto di assistenza macrofinanziaria da 1,2 miliardi di euro e 500 milioni di euro in aiuti umanitari». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

Ore 15.25 – Zelensky parlerà alle 16 al Consiglio d’Europa Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che doveva intervenire a mezzogiorno alla sessione straordinaria dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, parlerà oggi pomeriggio alle 16. Lo rende noto lo stesso Consiglio in un tweet. Inizialmente l'intervento era previsto a mezzogiorno ma il presidente ha citato per il rinvio «circostanze urgenti e imprevedibili».

15.21 – “Kiev sembra Frame si film sull'Apocalisse”

«Kiev. Una delle città più belle dell'Ue oggi sembra un frame di un film sull'apocalisse». Lo scrive su Twitter il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, mostrando una sua foto scattata nel centro di Kiev con alle spalle dei sacchi di sabbia. «Sumy, Kharkiv, Mariupol - è terribile. Questo è ciò che la Russia porta con sé: persone morte, distruzione non solo delle città ma anche della democrazia, dei diritti, delle libertà. Non sono slavi. Sono orchi. Ma vinceremo», ha aggiunto il ministro.

[[(gele.Finegil.Image2014v1) pastone ucraina giorno 19_esteri]] 15.10 – Negoziati in pausa tecnica fino a domani «I negoziati sono in pausa tecnica fino a domani per un lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro e per chiarire alcune singole definizioni. I negoziati continuano». Lo scrive su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak. I negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina si sono svolti oggi in formato online. Il 12 marzo Podolyak aveva riferito che nel processo di negoziazione erano stati creati speciali sottogruppi di lavoro.

15.00 – Gentiloni: “Sanzioni crescono ma non è detto cambino Putin” 14.52 – Zelenski interverrà al Congresso Usa Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, interverrà in video conferenza davanti al Congresso americano mercoledì 16 marzo alle 9 di mattina, le 14 in Italia. Lo hanno annunciato la speaker della Camera, Nancy Pelosi insieme al leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer.

14.49 – L’allerta della Farnesina per le missioni parlamentari Allerta da parte della Farnesina per le missioni parlamentari sull’ipotesi di viaggi in Ucraina: «Sconsigliato andare lì». 14.40 – Parla un soldato russo: “Da Putin solo menzogne” «Putin ha detto solo menzogne, ci hanno costretto a venire qui. Voglio chiedere perdono a tutta l'Ucraina per essere venuto qui, mi vergogno molto». Lo ha detto un soldato russo fatto prigioniero in Ucraina, durante una conferenza stampa. «Mi sono arruolato il 23 giugno 2021 e il 24 febbraio 2022 abbiamo invaso l'Ucraina. Fino all'ultimo ci dicevano che era solo un'esercitazione sul territorio russo», ha spiegato il giovane soldato, fatto prigioniero mentre stava per lasciare il Paese, vicino a Sumy. «Ci hanno trattato bene, ci hanno dato da mangiare, mentre i russi ci davano cibo scaduto da tempo», ha aggiunto. 14.30 – Zelensky: “Questa sera riferiremo sull’esito dei negoziati” Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che «colloqui difficili» sono in corso con la Russia nel quarto round di negoziati iniziati stamattina. «I colloqui difficili continuano. Tutti stanno aspettando notizie. Questa sera riferiremo il risultato», ha detto Zelensky in un messaggio video. 14.10 – Zelensky chiede a Biden più sanzioni nei confronti di Mosca Pressing di Zelensky sull'omologo americano, Joe Biden, al quale il presidente ucraino chiede ulteriori sanzioni contro la Russia durante l'ultima telefonata di venerdì. La richiesta, rivela la Cnn, è arrivata durante un colloquio telefonico venerdì scorso, durato 49 minuti. Zelensky avrebbe chiesto a Biden ulteriori sforzi per isolare la Russia dal commercio internazionale e continuare a prendere di mira l'èlite russa. 14.00 – Ucraina, pausa nei colloqui Usa-Cina a Roma

In pausa temporanea i colloqui in corso a Roma tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan e il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi. I colloqui sono in corso all'hotel Cavalieri Waldorf Astoria a Roma da oltre tre ore. Non dovrebbe esserci alcun punto stampa. 13.58 – Musk sfida Putin Con un tweet Elon Musk sfida Putin ad un combattimento singolo di aerti marziali. La sfida-provocazione: «Sfido Vladimir Putin a un singolo combattimento di arti marziali. La posta in gioco è l'Ucraina». 13.57 – Cominciata l'evacuazione da Mariupol

E' stato sbloccato il corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili da Mariupol, città nel sud dell'Ucraina assediata dai russi, e decine di automobili con a bordo residenti hanno già potuto lasciare il centro abitato. Lo riferisce il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, citato dall'agenzia ucraina Unian. 13.50 – La Russia userà lo yuan come riserva valutaria La Russia utilizzerà lo yuan per far fronte ai pagamenti esteri dopo le sanzioni occidentali che hanno bloccato l'accesso alle riserve in dollari ed euro. Lo afferma il ministro delle Finanze, Anton Siluanov, in vista anche del pagamento, mercoledì, delle cedole su due obbligazioni russe denominate in dollari. Se la richiesta del pagamento in valuta estera fosse respinta dalle banche occidentali il ministero potrebbe rimborsare l'importo dovuto in rubli. Secondo Siluanov le sanzioni occidentali, che hanno congelato l'accesso a dollari ed euro detenuti dalla banca centrale, sono mirate a creare un default sovrano artificiale. In guerra e sotto sanzioni, il governo russo ha perso l'accesso a buona parte delle riserve detenute all'estero dalla banca centrale e non ha modo di finanziarsi sui mercati. 

13.45 – Media e attivisti alla Russia: “Rilasciate il giornalista ucraino scomparso” Media e attivisti ucraini chiedono alla Russia di rilasciare Oleg Baturin, il giornalista ucraino scomparso sabato scorso a Kakhovka, nella regione di Cherson. La moglie del reporter ha riferito che forze russe sono state avvistate il giorno della scomparsa vicino al luogo in cui avrebbero dovuto incontrarsi. Lo rende noto il Kiev Independent. 

13.28 – Zelensky ai cittadini: «I bombardamenti saranno solo temporanei» «Purtroppo non possiamo ammirare il cielo azzurro sulle nostre città, ma credo che i tutti questi bombardamenti siano solo temporanei, non siano per sempre», dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video pubblicato sul suo canale Telegram in cui si rivolge ai «cari ucraini», e ai quali promette che per la fine dei bombardamenti «stiamo lavorando e combattendo». Poi promette: «Ricostruiremo ogni casa e ogni strada». «Per noi – dice il presidente – l'Ucraina non è solo un territorio come lo è per gli occupanti che non capiscono nulla. Per loro questo è solo un obbiettivo. L'Ucraina per noi rappresenta un milione di momenti felici, di simboli, di luoghi di ricordo. L'Ucraina per noi è la nostra vita per questo milioni di persone oggi difendono il nostro Stato. Per questo oggi noi siamo tutti militari volontari che difendono l'Ucraina, i nostri figli, il nostro futuro».

13.25 – Ucciso dai rottami di un missile russo nel centro di Kiev

Una persona è rimasta uccisa e altre sei sono state ferite dopo che i rottami di un missile russo si sono abbattuti su una strada residenziale di Kiev. Lo riferiscono le autorità cittadine citate dalla Bbc. I rottami del missile hanno distrutto un autobus e mandato in fiamme un edificio residenziale nel quartiere storico di Kurenivka dopo essere stato intercettato dalla difesa aerea ucraina. L'autobus non aveva a bordo passeggeri. In cielo si vedono le tracce dei missili anti-aereo.

13.20 – Ucraina-Israele: “Imminente telefonata tra Kuleba e Lapid”

Potrebbe avvenire tra stasera e domani una telefonata tra i capi delle diplomazie di Ucraina e Israele, che nei giorni scorsi aveva fatto creare un caso diplomatico tra i due paesi. Secondo quanto riferisce il Times of Israel, dopo oltre una settimana di rapporti freddi tra i due ministri degli esteri, Dmytro Kuleba, capo della diplomazia di Kiev, starebbe per comunicare a Yair Lapid, ministro degli esteri israeliano, un appuntamento telefonico nelle prossime ore. Secondo le indiscrezioni di stampa, Kuleba, non avrebbe accettato una telefonata da Yair Lapid, adducendo di essere occupato, non dando seguito ad una telefonata che manca da tre mesi. Per Walla! News, dietro il rifiuto ci sarebbe la scelta di Lapid di chiamare prima il suo omologo russo, Sergei Lavrov, all'indomani dell'invasione russa

13.05 – Kiev: Mosca più disposta a colloqui costruttivi

Mentre è in corso il nuovo round di negoziati tra Russia e Ucraina il vice capo dell'ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. «Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all'Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi», ha detto a Radio 4's Today, secondo quanto riporta la Bbc.

12.49 – Peskov: Russia pronta a “prendere il controllo” dalle città ucraine Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia non esclude di «prendere il controllo» dalle città ucraine, garantendo «la massima sicurezza della popolazione». Il portavoce, citato dai media russi, ha anche accusato gli Stati Uniti e l'Unione Europea di «provocare» la Russia affinché assalti le città dell'Ucraina .

12.46 – Cremlino, non ci sono date per la fine dell'intervento Il portavoce del Cremlino Peskov, su richiesta dei giornalisti, non ha voluto annunciare un'ipotetica data per la fine di quella che Mosca chiama «l'operazione speciale» in Ucraina . Lo riferisce la Tass.

12.37 – Cremlino, non abbiamo chiesto aiuto ad altri Paesi «La Russia ha la capacità per un'operazione in Ucraina, non c'è alcuna richiesta di aiuto ad altri Paesi». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Ria Novosti, dopo le rivelazioni di stampa secondo cui Mosca ha chiesto assistenza militare alla Cina.

12.20 – Kiev: confronto è difficile, ma trattativa va avanti Ai colloqui in corso tra le delegazioni dell'Ucraina e della Russia le parti restano ferme sulle «loro specifiche posizioni. La comunicazione continua ad essere difficile. La ragione del disaccordo è che ci sono «sistemi politici troppo diversi». Lo ha detto il consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podolyak su Telegram. La trattativa, comunque, aggiunge in un altro post su Twitter, «va avanti».

12.18 – Procura Roma apre indagine su aumento prezzi Alla luce dell'aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato. «L'indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili», spiega la Procura. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Nei giorni scorsi il ministro per la Transizione ecologica Cingolani in merito all'aumento dei prezzi aveva parlato di «colossale truffa».

12.16 – Onu: oltre 2,8 milioni di persone fuggite Più di 2,8 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina dopo l'invasione russa. Lo afferma l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

12.10 – Media: razzo russo colpisce edificio e bus, un morto Alcune parti di un razzo russo che si è abbattuto su Kiev hanno colpito un edificio residenziale e un bus nella capitale ucraina, uccidendo una persona. Lo riporta su Telegram il quotidiano 'The Kyiv Independent'.

12.00 – Kiev, linea elettrica Chernobyl nuovamente danneggiata «La linea che alimenta la centrale nucleare di Chernobyl e la città di Slavutych è stata nuovamente danneggiata dagli occupanti dopo che l'equipaggio di riparazione di Ukrenergo l'aveva riparata». Lo si legge in una nota della società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ucraina dell'energia elettrica. Ukrenergo sottolinea che la centrale nucleare di Chernobyl è una struttura importante che non può essere lasciata senza un approvvigionamento energetico affidabile.

11.46 – Lapid: Israele non bypasserà le sanzioni «Israele non sarà una strada per bypassare le sanzioni imposte alla Russia e dagli Usa e da altre potenze occidentali». Lo ha detto il ministro degli Esteri Yair Lapid in Slovacchia. «Il ministero degli Esteri - ha aggiunto - sta coordinando il dossier insieme ai partner, inclusi la Banca di Israele, il ministero delle finanze, quello dell'Economia, l'Autorità aeroportuale, il ministero dell'Energia e altri».

11.46 – Mosca, onoriamo rimborso debito ma in rubli Il ministero delle finanze russo ha detto di aver approvato una procedura temporanea per il rimborso del debito in valuta estera, ma ha avvertito che i pagamenti saranno effettuati in rubli se le sanzioni impediranno alle banche di onorare i debiti nella valuta di emissione. Lo riferisce The Indipendent.

11.44 – Lavrov: nessuna minaccia deve più arrivare da Kiev Nessuna minaccia alla Russia dovrebbe provenire dal territorio dell'Ucraina. Lo ha affermato lunedì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dopo l'incontro con il ministro degli Esteri del Qatar. Lo riporta Ria Novosti.

11.39 – Leader Donetsk, anche bambini tra morti attacco ucraino Ci sarebbero anche bambini tra le 16 vittime dopo la caduta di frammenti da un missile Tochka-U ucraino nel Donetsk. Lo riferisce Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, scrive l'agenzia Tass. Le prime informazioni parlavano di 20 vittime mentre i feriti sono 23. 

11.34 – Lavrov: da Mosca aiuti umanitari per sfollati in Russia

11.20 – Kiev, in corso nuovo round colloqui con Russia  In corso il nuovo round dei colloqui tra le delegazioni russa e ucraina, che si svolge in formato video conferenza. Lo hanno riferito i negoziatori di Kiev.

11.17 – Kiev, russi hanno perso oltre 12mila uomini da inizio conflitto Le perdite in combattimento delle truppe russe dal 24 febbraio al 14 marzo sono stimate in oltre 12mila persone. Lo hanno reso noto le forze armate di Kiev citate da Ukrinform. Inoltre Mosca avrebbe perso 389 carri armati, 1.249 veicoli corazzati da combattimento, 150 sistemi di artiglieria, 34 sistemi di difesa aerea, 77 aerei, 90 elicotteri e 617 veicoli.

11.12 – Leader ceceno Kadyrov è nei pressi di Kiev Il leader ceceno Ramzan Kadyrov si trova in Ucraina nei pressi di Kiev. È lo stesso Kadyrov a pubblicare un video dove lo vede in uniforme militare in una stanza insieme ad altri miliziani. Alle spalle una bandiera con il volto del padre di Achmat ucciso in un attentato a Grozny nel 2004.

11.05 – Kiev, 2 morti in attacco a stabilimento aerei Antonov Almeno due persone sono morte dopo l'attacco allo stabilimento aeronautico Antonov, a nord di Kiev. Lo riferisce il consiglio comunale della capitale ucraina.

10.53 – Cnn: esplosioni udite a Kiev, forse razzi intercettati Diverse pesanti esplosioni si sono udite in tutta Kiev alle 11 del mattino, ora locale. Lo riferisce la Cnn aggiungendo che sembra che siano state causate da batterie di difesa aerea ucraine che miravano ad aerei russi o a missili. Diverse scie di fumo verso il cielo potevano essere viste dal centro di Kiev.

10.45 – Sono 10 i corridoi umanitari programmati per oggi Sono 10 i corridoi umanitari negoziati tra Kiev e Mosca che dovrebbero aprirsi oggi: 7 nella regione di Kiev e 3 in quella di Luhansk. Lo riferisce il Kyiv Independent. Mentre nessun corridoio è previsto per la città assediata di Mariupol.

10.35 – Kiev, da inizio invasione 90 bambini uccisi Novanta bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti dall'inizio dell'invasione in Ucraina. Lo afferma l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina, secondo quanto riporta il Guardian. «Il maggior numero di vittime è nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Sumy, Kherson, Mykolayiv e Zhytomyr», afferma in un comunicato.

10.35 – Slitta a domani l’incontro Sullivan-Draghi A quanto si apprende, l'incontro tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jack Sullivan, e il consigliere diplomatico del premier Mario Draghi, Luigi Mattiolo, si terrà domani mattina alle 8.30 a Palazzo Chigi.

10.25 – Anonymous viola stampanti militari russe. Hacker lanciano un messaggio unico: “È la guerra del governo” Continuano le azioni dimostrative di Anonymous anche in funzione della divulgazione delle informazioni sulla guerra. Il gruppo GhostSec, che opera come parte del collettivo, ha violato centinaia di stampanti governative e militari russe. Lo riporta su Twitter uno degli account ufficiali degli attivisti.

10.20 – Ong, più di 40mila siriani arruolati dalla Russia Sono più di 40mila i miliziani siriani arruolati finora dalla Russia in Siria, secondo quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani che si avvale da anni sul terreno di una fitta rete di fonti locali. L'Osservatorio precisa che finora però nessun combattente siriano è stato trasferito al fronte ucraino dai rappresentanti militari russi. 

10.15 – Kiev a Mosca: Cessate il fuoco e ritiro russo «Negoziati, quarto round. Cessate il fuoco, ritiro immediato delle truppe e garanzie di sicurezza. Discussione difficile». Sono le richieste inoltrate da Kiev a Mosca. Lo scrive su Twitter Mykhailo Podoliak consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

9.45 – Kiev: morti a Mariupol sono almeno 2500 Sarebbero almeno 2500 i morti nella città portuale di Mariupol dall'inizio del conflitto in Ucraina. Il numero è stato confermato dal consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych spiegando che i dati vengono dall'amministrazione comunale. Arestovych ha anche accusato la Russia di impedire l'arrivo di convogli umanitari nella città che è accerchiata dalle forze di Mosca.

9.38 – Media: a Berdyansk i russi hanno arrestato sacerdote della Chiesa Ortodossa ucraina A Berdyansk, città portuale occupata a sud dell'Ucraina, tra Melitopl e Mariupol, i russi hanno arrestato e portato in direzione sconosciuta un sacerdote della Chiesa Ortodossa ucraina. Lo fa sapere il giornale ucraino Ukrayinska Pravda

9.30 – Kuleba, dateci armi e applicate sanzioni più dure a Russia «L'Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie». Lo scrive il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter. «Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l'Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande», chiede il ministro ucraino.

9.00 – Oms: 18 milioni le persone colpite in Ucraina. 6,7 milioni sono sfollati interni e quasi 3 milioni sono fuggiti dal Paese «Sono 18 milioni le persone colpite in Ucraina, di cui 6,7 milioni sono sfollati interni e quasi 3 milioni sono fuggiti dal Paese. Le catene di approvvigionamento sono state gravemente interrotte e le scorte di medicinali stanno finendo. Gli ospedali stanno lottando per fornire l'assistenza ai malati e ai feriti». Lo sottolinea un report dell'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità.

8.53 – Cina, armi a Russia? Solo disinformazione Usa Le ricostruzioni diffuse dagli Usa sulla richiesta russa di armi e di altre forniture alla Cina «sono solo disinformazione» americana. È il commento del portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian.

8.45 – Bbc: a Kiev colpito centro di produzione di aeromobili Antonov, non l’aeroporto Fonti dell'amministrazione comunale di Kiev affermano che nel bombardamento russo di stamane non sarebbe stato colpito l'aeroporto Antonov, così come era stato precedentemente riportato, bensì un centro di produzione di aeromobili Antonov che si trova nei pressi dell'aeroporto Sviatoshyn, a circa 10 km dal centro della capitale ucraina. Lo riferisce la Bbc.

8.26 – Colpita con missile torre Tv a Rivne La torre della Tv di Rivne, città nella parte occidentale dell'Ucraina, è stata colpita con un missile. Lo riportano i media locali.

8.25 – Visco: da crisi Ucraina ombra di acuta incertezza Con il conflitto in Ucraina siamo in un «momento tragico», si tratta di un «grave evento» che ha sollevato «un'ombra di acuta incertezza sull'economia economia mondiale». Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco alla XIII Conferenza Banca d'Italia - MAECI su “Transizione energetica, finanza e clima: sfide e opportunità”.

8.20 – Borse cinesi in rosso per timori guerra e ritorno Covid Le Borse cinesi chiudono la seduta ai minimi intraday con una brusca correzione tra i timori legati alla guerra in Ucraina e l'ondata di Covid-19 che ha portato al lockdown di Shenzhen, il polo tecnologico strategico del Guangdong, con inevitabili riflessi sull'economia e sulla supply chain: l'indice Composite di Shnaghai cede il 2,60%, a 3.223,53 punti, mentre quello di Shenzhen segna un tonfo del 2,93%, attestandosi a quota 2.109,46.

8.10 – Kiev: bombardato l'aeroporto Antonov L'aeroporto Antononv, nel nord di Kiev, è stato colpito dai bombardamenti russi. Lo riferisce la Bbc citando le autorità cittadine. Antonov, noto anche come Hostomel, è il più importante aeroporto internazionale cargo dell'Ucraina, usato anche come base militare. Sui social media circolano dei video non verificati che mostrano una grossa nube di fumo che si alza dall'aeroporto. 

8.05 – Alle 14 cessate-il-fuoco nella regione di Lungansk Oggi alle 14 ora locale è prevista l'evacuazione dei residenti della regione di Lugansk in autobus fino alla stazione ferroviaria di Novozolotarivka in regime di cessate il fuoco, ha affermato il capo dell'amministrazione statale regionale Serhiy Haidai. La speranza è che questo, come altri cessate il fuoco nei giorni scorsi, non venga interrotto impedendo l'evacuazione dei civili.

7.33 – Attacco edificio a Kiev, almeno due morti e tre feriti Almeno due persone sono morte e tre sono rimaste ferite a seguito di un attacco russo a un edificio residenziale a Kiev. Lo riferisce Kyiv Independent.

7.30 – Alle 9.30 i negoziati in videoconferenza tra delegazioni Mosca e Kiev  Le delegazioni ucraine e russe riprenderanno i negoziati in videoconferenza alle alle 10.30 ora di Kiev (9.30 ora italiana). Lo ha reso noto Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli interni ucraino. Ieri il capo negoziatore ucraino, Mikaylo Podolyak, ha detto che «la Russia sta cominciando a parlare in modo costruttivo». Il presidente Zelensky: «La nostra delegazione ha il chiaro compito di farmi incontrare con Putin».

7.20 – A Mariupol bombardamenti no-stop. Morta donna incinta, simbolo della tragedia Scene disperate dei civili che cercano di scappare da Mariupol dove le forze russe hanno intensificato l'assedio. Lo riferisce la Bbc. Ed è morta insieme al bambino che aspettava la donna incinta fotografa all'ospedale di Mariupol bombardato, una delle foto simbolo di quella tragedia. Lo riportano i siti ucraini. Un'altra donna, Marianna Pidhurska, la beauty blogger fotografata con il pigiama a pois mentre scendeva le scale tra le macerie, la sera del 10 marzo ha dato alla luce una bambina.

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7.10 – Kiev: missile russo colpisce palazzo di 9 piani  In fiamme un condominio di nove piani a Kiev dopo i bombardamenti russi. Secondo il servizio di emergenza statale, i vigili del fuoco stanno spegnendo il fuoco nella struttura, al quartiere di Obolon. L'edificio è stato colpito intorno alle 5 del mattino, come riporta Kyiv Independent.

6.07 – Wall Street Journal: minacce russe contro aziende occidentali I pubblici ministeri russi hanno lanciato avvertimenti alle società occidentali in Russia, minacciando di arrestare i leader delle aziende che criticano il governo o di sequestrare i beni delle società che si ritirano dal Paese. Lo rioporta il Wall Street Journal.

5.07 - Cnn: la Russia ha chiesto a Cina droni e assistenza economica La Russia oltre all'assistenza militare ha chiesto alla Cina anche assistenza economica. Lo riporta Cnn citando due fonti dell'amministrazione Usa, secondo le quali Mosca avrebbe fra l'altro chiesto a Pechino dei droni.

05.03 – Kiev: la Russia pianifica un attacco a Odessa via mare L'Ucraina si sta preparando a un'invasione navale di Odessa. Secondo quanto riporta il New York Post citando il segretario del Consiglio nazionale per la Sicurezza e la difesa di Kiev, Oleksiy Danilov, le forze russe hanno pianificato l'attacco nei giorni scorsi ma sono state costrette a rimandarlo a causa delle cattive condizioni climatiche che hanno costretto al loro flotta a tornare a Sebastopoli, in Crimea.

04.48 – A Kiev tecnologia per il riconoscimento facciale Clearview Clearview AI sta fornendo la sua tecnologia di riconoscimento facciale all'Ucraina. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che il software può essere usato per individuare gli invasori russi, per riunire le famiglie ma anche per identificare i morti. La tecnologia di Clearview AI è usata negli Stati Uniti dalla polizia per la sorveglianza.

4.40 – Pressing del Congresso su Biden: fare di più su armi e jet Sale la pressione su Joe Biden per la fornitura di più armi e jet da combattimento all'Ucraina. Un coro di voci bipartisan si alza infatti dal Congresso americano e preme sul presidente per fare di più e per aiutare Kiev di fronte all'avanzata russa. Il senatore repubblicano Rob Portman esorta Biden a inviare aerei da combattimento agli ucraini.

4.29 – La magistratura di Kiev indaga Danilchenko per tradimento Il procuratore generale dell'Ucraina ha aperto un'indagine per tradimento su Galina Danilchenko, la neo sindaca di Melitopol, insediatasi dopo l'occupazione russa della città. Lo rende noto la Cnn. L'ufficio del procuratore generale ha annunciato di aver aperto un'indagine, accusando Danilchenko di «aver adempiuto al compito affidatole dai suoi rappresentanti della Federazione Russa» quando si è dichiarata sindaca ad interim di Melitopol. «Nell'annunciare la creazione di un organismo non definito dalla legge ucraina, questo Comitato dei deputati del popolo, l'indagata ha chiesto ai cittadini ucraini il loro sostegno e ai cittadini di Melitopol di smettere di resistere alle forze di occupazione», si legge nella dichiarazione dell'ufficio del procuratore

4.26 – Staff esausto, sospesa la manutenzione a Chernobyl Lo staff della centrale nucleare di Chernobyl ha sospeso le riparazioni e la manutenzione delle apparecchiature relative alla sicurezza, «in parte a causa della stanchezza fisica e psicologica». Lo hanno riferito le autorità dell'Ucraina all'Agenzia internazionale per l'energia atomica.

4.15 – Il vicepremier di Crimea: aperto un corridoio fino al Donbass «La Crimea e il Donbass sono ora collegati da un corridoio terrestre attraverso il territorio dell'Ucraina. L'autostrada dalla Crimea a Mariupol è stata presa sotto controllo». Lo afferma il vicepremier di Crimea, Georgy Muradov, a RIA Novosti. «Questa strada può diventare un'importante autostrada per la Crimea, collegando la penisola con Mariupol - il centro metallurgico del Mar d'Azov - e la regione industriale del Donbass. Questa è la chiave per lo sviluppo futuro dell'intera regione», ha sottolineato Muradov.

4.10 – La Gran Bretagna invia 500 generatori di energia elettrica Il Regno Unito fornirà oltre 500 generatori mobili all'Ucraina, per aiutare la fornitura di energia elettrica negli ospedali e alle infrastrutture critiche. L'annuncio segue le dure parole del primo ministro britannico Boris Johnson, secondo il quale le «azioni barbare di Putin sono un test non solo per l'Ucraina ma per l'umanità».

3.48 – Anche l’Australia colpisce gli oligarchi russi con sanzioni Il governo dell'Australia ha imposto nuove sanzioni agli oligarchi russi, incluso Roman Abramovich. Nel mirino di Canberra sono finiti 33 miliardari, fra i quali l'amministratore delegato di Gazprom, Alexey Miller, e il presidente di Bank Rossiya, Dmitri Lebedev

3.32 – Le minacce del leader ceceno: arrendetevi o siete finiti Ramzan Kadyrov, il leader della Cecenia e fedelissimo di Vladimir Putin, è in Ucraina per combattere con le forze russe. In un video postato sui Telegram, Kadyrov si mostra in mimetica insieme ad altri soldati attorno a un tavolo per definire piani di guerra. Il leader della Cecenia dice di essere vicino Kiev, a Gostomel. «L'altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicino», afferma esortando le forze ucraine ad arrendersi o «vi finiremo».

3.29 – Cina: armi alla Russia? Preoccupati per la situazione La Cina «è profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina»: è la risposta del portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, in merito alla richiesta della Russia a Pechino di forniture militari, secondo quanto anticipato dal Financial Times. «Speriamo con sincerità che la situazione si allenti e la pace torni presto», ha aggiunto Liu, precisando comunque «di non averne mai sentito parlare». La priorità della Cina è di «impedire che la situazione di tensione in Ucraina possa sfuggire dal controllo. È una situazione davvero sconcertante».

3.04 – Telefonata Blinken-Kuleba: serve fare di più Telefonata tra il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato americano. «Blinken - riporta la nota - ha ribadito la ferma difesa dell'Ucraina contro la brutale aggressione Del Cremlino». Su Twitter Kuleba ha commentato: «Con Blinken siamo d'accordo che va fatto di più per fermare l'aggressione russa e costringere la Russia a rispondere dei suoi crimini».

2.40 – Zelensky: impegno a continuare a trattare con Mosca Il presidente Volodymyr Zelensky si impegna a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, afferma che la delegazione dell'Ucraina per i negoziati ha il «chiaro compito» di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino.

2.26 – I media di Kiev: le sirene suonano in almeno 19 regioni Le sirene d'allarme suonano in almeno 19 delle 24 regioni dell'Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.

2.22 – Il nuovo sindaco di Melitopol: presto canali tv russi Galina Danilchenko, la sindaca appena insediata dalle forze russe a Melitopol, ha dichiarato domenica in un video che i «canali televisivi russi» inizieranno a trasmettere nella regione. Lo rende noto la Cnn. Danilchenko ha motivato la decisione affermando che c'era «un grande deficit di informazioni affidabili in circolazione». 

2.09 – L’allarme della Croce Rossa: a Mariupol sofferenza umana immensa  Allarme del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr): se un accordo non verrà raggiunto a Mariupol, si rischia lo scenario peggiore per centinaia di migliaia di civili. Nella città c'è una situazione «di estrema se non totale mancanza di beni di base come il cibo, l'acqua e le medicine. Corpi senza vita di civili e combattenti restano intrappolati sotto le macerie e all'aria aperta. La sofferenza umana è semplicemente immensa», afferma il Cicr. «Tutti i partecipanti ai combattimenti devono accordarsi sulle modalità e i tempi di un cessate il fuoco, e sui luoghi precisi» per i corridoi: «il tempo sta per scadere per centinaia di migliaia» di persone, aggiunge la Croce Rossa. «La storia guarderà con orrore a quanto sta accadendo a Mariupol se non sarà raggiunto un accordo il prima possibile», osserva il Cicr.

1.49 – La Repubblica Ceca rafforzerà i suoi aiuti militari all'Ucraina La Repubblica Ceca prevede di fornire ulteriori aiuti militari all'Ucraina, per un valore di almeno 31,5 milioni di dollari. Lo ha detto il portavoce del governo Václav Smolka. Smolka ha rifiutato di approfondire i dettagli del pacchetto di aiuti, ma ha affermato che il tempo di consegna dipende da quando il suo governo sarà in grado di ottenere «il materiale necessario».

1.35 – Più di 328mila rifugiati  hanno attraversato il confine con la Moldavia

1.29 – Zelensky a Biden: più pressione e sanzioni sulla Russia Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al suo omologo americano Joe Biden di aumentare la pressione sulla Russia e imporre ulteriori sanzioni a Mosca prendendo di mira non solo le élite del Cremlino e della Duma, ma anche i componenti dei governi regionali. Lo riporta il Washington Post, citando alcune fonti a conoscenza dei contenuti della conversazione telefonica di venerdì scorso fra Biden e Zelensky.

1.23 – Colloqui Macron con Biden e Zelensky Il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha avuto ieri sera colloqui con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sabato Macron aveva parlato con Putin. Lo rende noto l'Eliseo. Macron ha, tra l'altro, presentato a Biden le condoglianze della Francia agli Usa per la morte del giornalista Brent Renaud. I due Capi di Stato hanno convenuto di rafforzare le sanzioni già imposte alla Russia, di sostenere l'Ucraina e di prendere insieme tutte le iniziative utili per porre fine ai combattimenti.

00.57 – Da mezzanotte bloccato in Russia accesso a Instagram L'accesso al social network Instagram è bloccato in Russia dalla mezzanotte. L'agenzia Roskomnadzor, su richiesta dell'Ufficio del procuratore generale della Federazione Russa, ha limitato l'accesso a Instagram nel Paese a causa di appelli alla violenza contro i russi. Successivamente, l'agenzia ha chiarito che avrebbe completato la procedura per imporre restrizioni all'accesso a Instagram nella Federazione Russa a partire dalla mezzanotte. Lo rende noto Ria Novosti.

00.35 – Russia e Bielorussia faranno Paralimpiadi in Siberia Sarà la città siberiana di Khanty-Mansiysk ad ospitare dal 18 al 21 marzo i Giochi Paralimpici invernali ai quali prenderanno parte solo atleti di Russia e Bielorussia. Le due Nazioni sono state bandite dalle XIII Paralimpiadi di Pechino 2022 a seguito dell'invasione militare russa in Ucraina. 

00.25 – Vice ministro russo: non chiederemo la revoca delle sanzioni Mosca non chiederà agli Stati Uniti e all'Europa di revocare le sanzioni, la pressione occidentale non cambierà la rotta di Mosca. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Vershinin, secondo quanto riferisce 'Ria Novosti'. «Le sanzioni come strumento di pressione su di noi, in primo luogo, sono illegittime e, in secondo luogo, non daranno risultati», ha affermato. «Non chiederemo la revoca di queste sanzioni. Continueremo semplicemente a sviluppare la nostra economia e la nostra capacità di svilupparci in modo indipendente, facendo affidamento sugli amici e sulle persone che la pensano allo stesso modo che abbiamo», ha aggiunto il viceministro in un'intervista a Izvestia.

00.01 – Regno Unito: forze navali russe hanno stabilito blocco su costa Mar Nero Il ministero della Difesa del Regno Unito afferma che le forze navali russe hanno stabilito un blocco a distanza della costa ucraina del Mar Nero, isolando di fatto l'Ucraina dal commercio marittimo internazionale. Lo riporta 'Sky News'.

Le notizie e gli aggiornamenti di ieri

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